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Chi è Gandía ne La casa di carta storia del personaggio

News e anticipazioni

Chi è Gandía ne La casa di carta: storia del personaggio

Martina Pedretti | Aprile 5, 2020

Chi è Gandía ne La casa di carta? Questo personaggio è il nemico principale della 4 stagione de La casa […]

Chi è Gandía ne La casa di carta? Questo personaggio è il nemico principale della 4 stagione de La casa di carta ed è a capo della sicurezza del Banco di Spagna. Ecco la storia del suo personaggio, cosa fa nella quarta parte della serie e tutto ciò che c’è da sapere su di lui.

Chi è Gandía ne La casa di carta: storia del personaggio, età e altezza

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Gandía ne La casa di carta è interpretato da José Manuel Poga, a partire dalla terza stagione. Il personaggio è il capo delle guardie del corpo del Governatore della Banca di Spagna, dove il Professore e la banda entrano per mettere a segno il colpo. Durante un’intervista con Europa Press, l’attore spagnolo ha definito il suo personaggio come “un segugio del Governo“.

Il personaggio di Gandía dovrebbe avere circa un’età di 35 anni, ed essere alto pressoché un metro e novanta, anche se non ci sono conferme dell’altezza dell’attore che lo interpreta.

Con la quarta stagione de La casa di carta si viene a conoscenza di nuove informazioni circa il personaggio di Gandía, tra cui il fatto che ha una moglie e un figlio. Ma non bisogna lasciarsi ingannare da questo, perché Gandía è stato un militare, e nel suo curriculum si legge che ha passato diversi anni senza prestare servizio. Questo lascia intendere che ha preso parte a missioni segrete illegali in Medio Oriente, lavorando come assassino. Il berretto verde Gandía è un uomo forte e dai nervi saldi, ligio al suo lavoro.

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Si percepisce il fatto che Gandía sia nato per essere un combattente, che la sua legge deve essere imposta su tutti. Durante la quarta stagione conosce Palermo, anch’esso incatenato per un tentato ammutinamento. Palermo spiega a Gandía che liberarsi dalle manette è molto semplice, basta dislocarsi il pollice. Quando Rio è di turno a sorvegliare gli ostaggi, e visto che il trauma delle torture subite non lo fa dormire, Gandía si libera e fugge. Nella sua fuga tenta di soffocare Nairobi e di impiccare Helsinki. Una volta sfuggito ai rapinatori si nasconde nella Panic Room del Banco di Spagna, che non appare nelle mappe ufficiali. La stanza è rifornita di armi e cibo, e Gandía esce armato e coperto, per rapire Tokyo.

Gandía e Berlino: il passato del personaggio

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Nel frattempo la 4 stagione de La casa di carta mostra dei flashback, in cui si vede proprio Gandía. Questi raccontano la storia di come Berlino ha creato il piano della rapina al Banco di Spagna. Infatti si vede proprio Berlino entrare nell’edificio, per recarsi dal direttore, su appuntamento. In attesa di essere ricevuto, Berlino studia la stanza, individuando sicurezza e telecamere. Gandía è già in servizio durante la visita di Berlino e si accorge del suo interesse per il sistema video del Banco.

Per tenerlo d’occhio, Gandía gli si avvicina e lo scorta personalmente fino all’ufficio del direttore. Per tutto l’incontro tra i due, Gandía non distoglie lo sguardo e si dimostra reattivo quando un’esplosione causata da un gas si verifica dentro il Banco.

Tornato in macchina, Berlino dice al Professore che è necessario uccidere Gandía, perché troppo attento al suo lavoro. Il Professore non vuole, in quanto desidera che il piano non mieta alcuna vittima. Tuttavia la sua scelta si rivelerà fatale per un altro personaggio de La casa di carta.

Cosa fa Gandía nella 4 stagione? Il rapporto con Nairobi

Nella 4 stagione de La casa di carta Gandía detiene Tokyo nella panic room e instaura un contatto con la tenda della polizia, non importandosene della tregua che è in atto. La guardia decide di far fuoco sulla banda, cercando di sovvertire le sorti della rapina. Infatti il suo primo colpo è diretto a Denver e Rio, ai quali tira una granata. In seconda battuta si imbatte in Stoccolma, Palermo e Bogotà, in uno scontro a fuoco. Sfuggito ai rapinatori, Gandía striscia per i condotti d’areazione, arrivando a Nairobi, che si sta rimettendo, ma che è ancora debole e necessita di un macchinario per muoversi.

Gandía lega alla porta Nairobi, mostrando il suo volto ai compagni, impossibilitati ad agire. I rapinatori sono bloccati e Gandía minaccia di uccidere Nairobi, chiamata da lui “meticcia”, sparandole a una mano. Poco dopo, la banda fa un accordo con lui, facendolo uscire dalla stanza, mentre tiene sotto tiro Nairobi. Il gruppo decide di lasciarlo tornare alla panic room, a patto che liberi la ragazza. Tutto questo avviene, ma poco prima di allontanarsi, Gandía spara in testa a Nairobi, che muore sul colpo. Gandía è dietro uno dei momenti più tristi de La casa di carta.

Mosso dall’ira, Denver lo insegue lanciandogli contro una granata, che tuttavia non sarà fatale. Gandía viene infatti colpito da alcune schegge che gli paralizzano le braccia e Tokyo si guadagna la libertà aiutandolo a togliersele. Proprio mentre la ragazza sta per ucciderlo, la squadra di rapinatori irrompe nella panic room: il Professore necessita di Gandía vivo per ingannare i poliziotti.

Si tratta del piano Parigi, che implica la finta fuga di Gandía sul tetto, sul quale invece non arriverà mai. Al contrario ci andrà Denver, vestito di nero, per recuperare Lisbona, trasportata in elicottero da Marsiglia. Alla fine de La casa di carta 4, Gandía viene tramortito da Bogotà, che celebra la riunione con Raquel. Non è chiaro se Gandía muoia alla fine della stagione.

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