Clicca qui per il canale WhatsApp
Ti è piaciuto l'articolo? Condividi
fate the winx saga differenze cartone

Gallery | Serie tv

Winx: le 10 differenze tra il cartone e la serie Netflix

Martina Pedretti | Gennaio 25, 2021

Sono molte le differenze tra il cartone Winx Club e la serie Netflix Fate the Winx Saga? Eccone alcune, dalle più evidenti alle meno note

Sono molte le differenze tra il cartone Winx Club e la serie Netflix Fate the Winx Saga? Eccone alcune, dalle più evidenti alle meno note

fate the winx saga differenze cartone
Le differenze tra il cartone e la serie delle Winx

Su Netflix ha di recente debuttato la stagione 2 della serie live action ispirata al cartone Winx Club, dal titolo Fate the Winx Saga. Essendo l’originale un prodotto made in Italy, amatissimo dalle generazioni di quelli che sono ormai giovani adulti, la serie è da subito finita sotto la lente d’ingrandimento. In molti infatti si sono messi a esaminare le differenze tra il cartone e la serie Netflix delle Winx.

Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!

Chiaramente le differenze ci sono e sono tante, ma il motivo è che si tratta di un adattamento ispirato al cartone di Iginio Straffi. Non solo sono presenti elementi diversi per quanto riguarda la storia, ma anche per l’ambientazione e per l’atmosfera che si è voluta dare alla serie. Fate the Winx Saga è un prodotto vietato ai minori di quattordici anni, mentre Winx Club era un cartone proprio per un pubblico più giovane. Il target quindi ha subito un drastico slittamento, che ha permesso agli autori di calare l’atmosfera in una realtà più oscura e più adatta ai giovani adulti che un tempo seguivano Winx Club.

Si tratta di una premessa obbligata, per far capire l’intento dei creatori della serie, che hanno cercato di riprendere determinati elementi della storia del cartone, ma modernizzando la trama e i personaggi.

In ogni caso, scopriamo quali sono le differenze maggiori tra il cartone e la serie Netflix delle Winx. Vi anticipiamo di non procedere oltre con la lettura, se non avete finito Fate the Winx Saga, in quanto ci saranno spoiler su tutta la serie, dal primo all’ultimo episodio.

Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale Instagram

Flora e Tecna

tecna flora fate the winx saga differenze
Flora e Tecna
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.

Sicuramente la prima grande differenza che è saltata all’occhio dei fan di tutto il mondo, fin dal primo trailer della prima stagione, è stata l’assenza di due fate del gruppo originale delle Winx. Si tratta di Flora e Tecna, che non figurano tra le protagoniste.

In Fate the Winx Saga c’è Terra, una Fata legata all’elemento della terra, che ama le piante e che ha vissuto tutta la sua vita nella serra di Alfea, con il padre. Terra è una ragazza dolce, dalla pelle chiara e dalla figura leggermente più in carne dei canoni ai quali si è abituati. Questo personaggio ha causato non diverse polemiche, legate al fatto che la carnagione di Flora è molto più olivastra di quella di Terra, e in molti hanno puntato il dito, accusando i produttori di whitewashing.

Se si pecca di mancata rappresentazione da una parte, ci si risolleva però vedendo che Terra rappresenta tutte quelle ragazze un po’ in carne, che magari non si sentono mai rappresentate. Forse i produttori hanno proprio scelto di non chiamarla Flora per regalare a chiunque necessitasse di rivedersi in questa serie, un nuovo personaggio, che avesse una fisicità non presente nel cartone originale. In ogni caso Terra cita Flora, dicendo che è sua cugina, e infatti la ragazza ha fatto un debutto nella seconda stagione, interpretata da Paulina Chavez.

Tecna invece non viene nemmeno citata e non appare proprio nella serie, né nella prima né nella seconda stagione. Molti hanno ipotizzato che fosse Nora, una specialista diplomata che però non fa una buona fine. Ai tempi del cartone la fata della tecnologia non era la più amata, e forse Netflix ha deciso di sacrificarla. Ma, di nuovo, non è detto che non la rivedremo.

< Indietro Successivo >