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capo Netflix rivela cosa è andato storto con SAG-AFTRA

POP CULTURE & CINEMA

Il capo di Netflix rivela cos’è andato storto con SAG-AFTRA

Leila | Ottobre 13, 2023

sciopero

Ted Sarandos, capo di Netflix, è intervenuto spiegando cosa fosse andato storto nelle trattative tra AMPTP e SAG-AFTRA

Ted Sarandos di Netflix sul perché i dialoghi con SAG-AFTRA si sono interrotti

In seguito alla conclusione dello sciopero degli sceneggiatori, nelle ultime due settimane sono ripartite le trattative tra SAG-AFTRA e AMPTP. Tutti nel settore sembravano essere fiduciosi, ma qualcosa è andato storto.

Questo mercoledì le due parti si sono incontrare nuovamente per continuare il dialogo. Sfortunatamente l’incontro si è concluso senza nulla di fatto. Anzi, gli studios e gli attori hanno momentaneamente raffreddato di nuovo i rapporti.

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Nelle ore seguenti la chiusura delle trattative, il capo di Netflix Ted Sarandos ha rivelato il motivo che avrebbe interrotto le conversazioni tra AMPTP e SAG-AFTRA.

Come riporta Deadline, il dirigente ha sostenuto che il sindacato degli attori avrebbe chiesto di aggiungere una sorta di tassa su ogni abbonato ai servizi di streaming.

Tale istanza avrebbe completamente indisposto i rappresentati degli studios e delle piattaforme, da portare allo stallo nei colloqui per porre fine allo sciopero degli attori.

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Ieri sera, hanno introdotto una tassa sugli abbonati, oltre ad altri campi.

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Queste le parole di Ted Sarandos, il quale ha ritenuto la manovra un vero azzardo. Il boss di Netflix ha poi continuato dichiarando che AMPTP aveva offerto a SAG-AFTRA un bonus per gli attori, basato sul successo del loro prodotto.

Si tratterebbe di una proposta simile a quella offerta e accettata da WGA, in questo caso, però, respinta dal sindacato in questione, che ha ribattuto tirando in ballo questa tassa sugli abbonati.

Parlando all’evento Screentime di Bloomberg, Sarandos ha affermato che la proposta fatta agli attori, basata sul successo, verrebbe a costare quattro o cinque volte di più rispetto a quella offerta a WGA, a causa del numero di persone coinvolte.

Questo è stato ovviamente un periodo molto difficile… l’obiettivo qui è far tornare le persone al lavoro. Questo non sta danneggiando solo la nostra industria, sta danneggiando anche tutte le altre industrie, e non solo in California.

Chiuso l’ultimo incontro di mercoledì, AMPTP ha dichiarato che il “divario” tra le due parti era “troppo ampio”. A quanto pare, le conversazioni non erano più dirette verso una direzione produttiva.

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