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Baby Netflix

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BABY Netflix: la serie TV italiana accusata di favorire lo sfruttamento sessuale

Leila | Novembre 30, 2018

Baby Netflix – La serie TV italiana rilasciata sulla piattaforma quest’oggi è stata accusata di promuovere lo sfruttamento sessuale. Scopriamo […]

Baby Netflix – La serie TV italiana rilasciata sulla piattaforma quest’oggi è stata accusata di promuovere lo sfruttamento sessuale. Scopriamo i dettagli.

BABY NETFLIX – La nuova serie TV italiana distribuita dal colosso dello streaming non ha nemmeno fatto in tempo ad arrivare sulla piattaforma che è già al centro di una scottante polemica. Dopo 13 Reasons Why tocca a Baby finire nell’occhio del ciclone.

La serie innanzitutto si basa liberamente su fatti realmente accaduti. È incentrata su alcune adolescenti dei Parioli, il quartiere più prestigioso di Roma, che, nel tentativo di trovare una propria identità ed indipendenza si ritrovano a sfidare la società, sperimentando attraverso il sesso.

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Qualcuno, però, non vede la serie allo stesso modo in cui è stata intesa dagli autori. Trattasi dell’organizzazione no profit National Center on Sexual Exploitation. Quest’ultima ha duramente attaccato Baby, accusando lo show di promuovere lo sfruttamento sessuale. Secondo la NCOSE, infatti, i sei episodi, disponibili su Netflix da oggi, puntano a mettere in scena un gruppo di ragazzine che entrano nel mondo della prostituzione, descrivendo il tutto come se si trattasse di un’affascinante storia di formazione. L’organizzazione, come riporta Entertainment Weekly, ha tenuto anche a specificare che nello scandalo realmente accaduto, la madre di una delle giovani coinvolte è stata arrestata per sfruttamento sessuale.

Baby Netflix: le accuse del direttore della NCOSE

Molto duro è stato Dawn Hawkins, direttore esecutivo di NCOSE. L’uomo si è rivolto direttamente al servizio streaming, rimproverandolo pesantemente e accusandolo di essere interessato solo a guadagnare, anche sulla pelle delle vittime.

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Nonostante ci troviamo all’epicentro del movimento Me Too, Netflix sembra essere diventato completamente privo d’orecchio per quanto riguarda le realtà dello sfruttamento sessuale. A dispetto del grido di protesta dei sopravvissuti al traffico sessuale, di esperti in materia e responsabili dei servizi sociali, Netflix promuove lo sfruttamento sessuale insistendo nel rendere disponibile in streaming Baby. Chiaramente, Netflix sta dando maggior priorità ai profitti piuttosto che alle vittime.

Hawkins ha poi continuato, rispondendo ad una vecchia dichiarazione del responsabile dei contenuti internazionali di Netflix. Quest’ultimo, tempo addietro, aveva lodato la serie, definendola all’avanguardia. In tutta risposta il direttore di NCOSE ha dichiarato che c’è ben poco di avanguardia nello sfruttamento sessuale minorile.

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Lo show rende affascinante l’abuso sessuale e banalizza l’esperienza di tantissime ragazze e ragazzi minorenni che sono stati vittime del traffico sessuale.

Già a inizio anno l’organizzazione aveva inviato una lettera a Netflix in cui esprimeva le proprie perplessità su Baby. Vedremo come si evolverà la faccenda.

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