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How to get away with murder 4x10

HOW TO GET AWAY WITH MURDER | RECENSIONI | Serie tv

How to get away with Murder 4×10 – Nel bagagliaio di Frank Delfino

Davide | Gennaio 28, 2018

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Momenti random degni di nota: – Complimenti vivissimi a AK e Frank per aver lasciato il cellulare che squillava in […]

Momenti random degni di nota:

– Complimenti vivissimi a AK e Frank per aver lasciato il cellulare che squillava in mano a quella che ha tutte le potenzialità di essere una squilibrata.

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– Una delle scene che ho preferito, forse perché è un rarissimo momento di tenerezza tra i Keating 5, è Laurel che chiede scusa agli altri per averli messi in pericolo.

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– Ma che persona squisita.

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– Fun fact: cresciuto a pane e Serena Van der Woodsen che diventa sceneggiatrice perché glielo chiedono per strada non mi ero nemmeno accorto di questa scelta sconsiderata di AK.

Domande random:

– Sono l’unico che davanti a Michaela che sbaglia a mandare messaggi in giro ha ripensato a quando ha contattato Eggs911?
– “Tutta la vita ho pensato a come fare del male a mio padre”: Laurel, Frank, Annalise, Asher, Bonnie, Connor… Esiste un personaggio dello show con un buon rapporto con il padre?
Frank che si offre di procurare vodka ad un’alcolista esattamente che problemi ha?
Dominick, Denver, Papà Castillo: come sono collegati?

Immaginate di possedere un armadio gigantesco composto da piccoli cassetti incastrati perfettamente, un giorno il vostro acerrimo nemico irrompe in casa vostra, spinge a terra l’armadio e voi siete costretti a rimetterlo in piedi e infilare i cassetti in modo coerente tra loro: non è semplice. Vedendola dalla prospettiva di Pete Nowalk, questo armadio è How to get away with murder e ciò che lo rende così solido è la sua capacità di contenere così tanti cassetti senza ingombrare l’intera stanza: spesso ci dimentichiamo di strade imboccate e mai percorse, che vengono estratte dal cilindro proprio nel momento opportuno. La telefonata di Wes, il passato di Laurel, il rapporto di AK e Bonnie, in HTGAWM non c’è un unico binario, ce ne sono tanti che si incrociano e lasciano tantissime possibilità per proseguire agli autori, perché fondamentalmente a noi sembra di conoscere tutto di un personaggio quando, in fondo, non ne sappiamo niente: dico solo Nate Lahey.

V’aspetto sul mio twitter @DavideScarde, non sono sicuro di riuscire a scrivere la recensione della 4×11 per tempo ma niente paura, mal che vada ci sentiamo la settimana dopo. Grazie per avermi letto!
-D

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