A quindici anni dal suo debutto ne La Maledizione della Prima Luna, Keira Knightley rivela che è stato difficile essere così giovane in un film così grande
La 32enne Keira Knightley rivela che il primo film dei Pirati dei Caraibi non fu tutto rose e fiori. Non per lei, se non altro. Guardando indietro, non si pente della sua scelta di partecipare al film, ma ricorda con amarezza alcuni momenti sul set. Soprattutto per via della sua tenera età. La Knightley, infatti, venne lanciata da La Maledizione della Prima Luna a soli 18 anni. Ma in che senso? In un momento come questo, in cui le accuse di abusi spuntano come funghi, viene subito da pensare che si tratti di questo. Infatti, in un’intervista a Variety per promuovere il suo nuovo film, Colette, Keira Knightley rivela il suo pensiero sui movimenti #TIMESUP e #metoo.
Keira Knightley in “La Maledizione della Prima Luna”
E, tra le altre cose, la bella attrice ha parlato di come si sia sentita a diventare famosa così giovane girando il primo Pirati dei Caraibi.
“E’ stato abbastanza terribile. Non sono una persona estroversa, quindi è stato molto difficile sopportare quel livello di invadenza e di fama. Ero in un’età in cui non si è ancora diventati ciò che si è destinati ad essere. Bisogna commettere degli errori per imparare da essi. E’ un’età molto precaria, soprattutto per una donna. In un certo senso, si è ancora bambine. E’ stato quindi molto traumatico, ma ha posto le basi per il resto della mia carriera“.
Nel corso degli anni, si è scoperto che Keira Knightley non nutriva grosse speranze nel progetto di Pirati dei Caraibi. Anzi, confessò al regista di Love Actually, Richard Curtis, che secondo lei sarebbe stato un disastro. Nulla di più sbagliato, col senno di poi. Il film guadagnò oltre 650 milioni di dollari al botteghino, e la rese famosissima. Forse fin troppo.
Tuttavia, Keira non cambierebbe nulla del suo passato
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramSebbene quell’esperienza fu molto sconvolgente per lei, Keira Knightley non rinnega nulla.
“Se tornassi indietro, rifarei tutto, perché ora sono molto fortunata e la mia carriera è a un punto in cui posso davvero godermela. Il mio livello di fama è molto meno opprimente. Ora posso gestirlo, ed è fantastico. Ma all’epoca non ero così brava a farlo, e mi ci sono voluti diversi anni in terapia per capire come gestire la fama“.
Keira Knightley in “The Imitation Game”
La pressione di Hollywood ha chiaramente segnato la carriera e la vita dell’attrice. Tuttavia, rivela di non aver mai subito abusi o molestie sessuali. Una novità, nel clima attuale. La Knightley ribadisce inoltre il suo sostegno agli uomini e soprattutto alle donne che stanno denunciando queste storie raccapriccianti.
Ecco le sue parole: “La cosa terrificante e al tempo stesso affascinante del movimento #metoo è stata che, parlandone con altre amiche estranee a Hollywood, non ce n’era una che non avesse subito molestie, a un certo punto. E non ne avevamo mai parlato prima, quindi #metoo è stato fondamentale per aprirci gli occhi“.
Insomma, Keira Knightley era forse timida ai tempi in cui indossava i panni di Elizabeth Swann, ma ora è una donna che sa il fatto suo. E sa benissimo qual è la sua strada, come attrice ma, soprattutto, come donna.
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