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GAME OF THRONES | RECENSIONI | Serie tv

Game of Thrones 8×05: il crudeLISSIMO commento di Gin

Team | Maggio 15, 2019

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Game of Thrones 8×05 recensione: il crudelissimo commento di Gin

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Iniziamo e troviamo Varys tutto intento a scrivere una lettera. Lettera che lo vedremo scrivere per i seguenti venti minuti in svariati momenti del giorno e della notte e che a quanto pare, non riuscirà mai ad inviare. Sta inviando un messaggio a non si sa chi, in cui comunica che Jon è il vero erede al Trono di Spade e Danana è un’impostora. Forse voleva spedirle in tutto il regno, forse ci è anche riuscito, noi in ogni caso non lo sappiamo perché non ce lo mostrano. E tutto questo rende la scena assolutamente irrilevante, proprio come lo è la presenza stessa di Varys da tre stagioni a questa parte. Tutto ciò che fa è parlare con Tyrion, bere e beccarsi battute sugli uomini senza pene. Wow. pROPRIo UN ragNO TEssitORE WOowww!!!!

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Troglojon arriva alla baia di Dragonstone con la solita barchetta e Davos dietro, che si sarà anche svangato le scatole ormai di seguire sta banda di stupidi, eppure è sempre lì, fedele e allegro, unica magra consolazione in questi tempi bui.

Troglojon ha una discussione piuttosto accesa con Varys che cerca di avvisarlo. “Guarda che Dany non sta bene”, “Tu saresti un ottimo re” “Lei-“ Jon, che ha completamente perso qualsiasi facoltà intellettiva e non è neanche più capace di mettere tre parole una dietro l’altra senza grugnire o sembrare uno scimmione in procinto di togliersi le pulci DA NON DICO DOVE, risponde con un serafico “SHe’S mY qWWeeeeEEEEn”. E vabbeh. Glielo perdoniamo, cerca di essere onorevole e mantenere la promessa che ha fatto. 

Nel frattempo, Tyrion è con Danana. In tutta questa baraonda Tyrion è uno dei pochi personaggi ancora salvo. Sì, perde colpi e sbaglia in parecchie scelte, ma nel suo caso non lo vedo fuori luogo. Nel suo percorso è arrivato ad un punto in cui tutte le sue convinzioni sono messe alla prova e in cui niente di ciò in cui credeva esiste più. Cerca comunque di risollevare la situazione, di capire Dany e di starle vicino. Cerca di limitare i danni insomma. I danni ormai però nel cervello di quell’altra si sono già fatti strada e hanno il loro posto, quindi c’è ben poco da fare.

Tyrion decide di “fArE la CoSaaA giUstAAAA” e avvisa Danona che qualcuno l’ha tradita.

Chi sarà mai? Ma è Varys, il Ragno Tessitore, che è così tessitore e bravo a tessere che si è fatto fregare in due secondi dal suo amico Tyrion (a cui dispiace pure). Varys nella sua stanzetta intanto continua a scrivere questa lettera che non riesce a mandare e viene preso dagli Immacolati e portato a fare un falò sulla spiaggia.

Letteralmente.

Così, senza due parole. Senza che Dany gli chieda “ohi ma che succede?”, senza che lui dica qualcosa, senza che nessuno faccia nulla. Dracarys e via. E MANCO CE LO FANNO VEDERE.

Game of Thrones è quella serie che ti fa vedere Shireen Baratheon che brucia viva sul fuoco con tanto di scena lunga e condita di urla strazianti e odore di arrosto che esce dallo schermo da quanto è vivido. Però Varys che brucia non lo mostriamo, no. Non si sa bene perché ma abbiamo deciso che ora i morti importanti non si fanno più vedere.

Varys che brucia? NOOOOO non si vede!

Cersei e Jaime che muoiono? Ma figurarsi, mettiamo una musichetta drammatica, due rocce che cadono e via.

Il Mastino e la Montagna? Naaaah, basta far vedere che si buttano giù insieme, molto più poetico!

Ok. Però le sedici coltellate nella pancia di Talisa Stark incinta e la testa di Oberyn che esplode sì. Va bene. Tutto bene.

Varys ci lascia e con lui anche tutte le battute sugli eunuchi che ci hanno accompagnato in questi lunghi anni. Prima di scomparire del tutto farà un ultimo piccolo cameo nella puntata, ma non voglio anticiparvi nulla.

Segnali di follia

Nella sala delle strategie, Dany sta lì e contempla il fuoco. Dà a Verme Grigio un vecchio collare di Missandei e gli dice che è l’unica cosa che ha di lei. Per tutta risposta, Verme Grigio lo butta nel fuoco. Sono abbastanza indifferente a tutto questo.

Entra Troglojon. Riparte la solfa. Ricominciano. E lui l’ha detto alla sorella, e la sorella l’ha detto a Tyrion, e Tyrion l’ha detto a Varys, eeee Dany è arrabbiata, e Jon è dispiaciuto, e Jon non vuole il Trono e BLA BLA. Si tirano un limone che però finisce in un niente di fatto perché Troglojon è bloccato. Sarà perché lei è sua zia? O perché dentro di sé capisce che quella relazione è destinata ad essere uno sfascio? Mistero, ma tant’è.

Ancora discorsi tappabuchi nella sala del Trono di Dragonstone, ancora gente che parla del NULLA PER MINUTI INTERI RIPETENDO GLI STESSI CONCETTI TRITI E RITRITI, ancora Dany che millanta di essere questa sovrana illuminata che libererà Approdo del Re dal giogo della terribile Cersei Lannister (veramente raga, ma che male c’era a lasciare Cersei sul Trono? Non gliene fregava niente di nessuno, avrebbe continuato a fare le sue robe sporche e saremmo stati tutti benissimo). Tyrion fa un ultimo disperato tentativo:

“Ti prego, cerchiamo di dare un senso allo sviluppo del tuo personaggio. Se senti le campane che suonano, significa che si sono arresi. Risparmia gli innocenti che hai liberato, difeso e giurato di proteggere per otto stagioni in cui ci hai fracassato dicendo quanto tu fossi una sovrana giusta e misericordiosa.”

Dany, in un ultimo barlume di sanità, acconsente.

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