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POP CULTURE & CINEMA

Disneyland cambia il look di Jessica Rabbit perché ritenuto sessista

Martina Pedretti | Settembre 23, 2021

Nel Disneyland di Anaheim l’immagine di Jessica Rabbit è stata cambiata perché ritenuta troppo sexy: nuovo look e sottotrama per l’icona

Dopo Lola Bunny della Warner Bros, anche Jessica Rabbit di Disney cambia immagine, a causa di alcune accuse di sessimo. La donna, protagonista del film Chi ha incastrato Roger Rabbit? ha infatti delle fattezze particolari, a tal punto da renderla un’icona troppo sexy. Tutto parte dal Disneyland di Anaheim in California, che ha deciso di cambiare il look del personaggio all’interno di una giostra del parco.

Jessica Rabbit, ispirata ad alcune grandi dive dell’Età d’oro di Hollywood, è infatti al centro dell’attrazione Roger Rabbit’s Car Toon Spin, parte del parco sin dal 1994. I visitatori che scelgono questa giostra si imbarcano in un viaggio volto a salvare la donna, imprigionata nel bagagliaio della macchina di una faina. Ora tuttavia, in quello stesso bagagliaio, sono stati messi dei barili di acido, quello che il giudice Morton usava per sciogliere i suoi rivali.

Cambia anche la sottotrama di Jessica Rabbit, che diventa un’investigatrice privata a capo della sua agenzia. La donna lavora contro il crimine di Los Angeles negli anni ’40, e subisce anche un cambio di look. Dice addio al succinto abito a tubino glitterato, in favore di un impermeabile tipico dell’immaginario dei detective. Il suo personaggio sarà quindi alla pari di Eddie Valiant. In questo modo, il Disneyland californiano potrà accantonare le accuse di sessimo e maschilismo.

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Prima di Jessica Rabbit: le altre accuse rivolte a Disney

Il caso di Jessica Rabbit non è il primo che la longeva Disney ha dovuto rielaborare un suo contenuto, per stare al passo con i tempi che corrono. Si è parlato in passato del bacio non consensuale di Biancaneve, e della maschera da mercante ebreo de I tre porcellini. Nel mirino più recentemente sono capitati anche Dumbo, Aladdin, come anche Peter Pan e Gli Aristogatti. In questo caso le accuse erano di razzismo e stereotipi dannosi.

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Al centro della polemica figurano i corvi neri di Dumboche rappresentano delle caricature dei lavoratori delle piantagioni. Invece n Peter Pan, i membri della tribù indiana di Giglio Tigrato vengono chiamati “pellirosse”, mentre Gli Aristogatti raffigurano il gatto siamese Shun Gon, con degli stereotipi asiatici.

Infatti la piattaforma Disney+ ha deciso di lasciare i titoli disponibili per il pubblico sopra l’età minima, ma con un chiaro disclaimer che appare prima della visione. Questa avvertenza recita: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”.

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Questa decisione è quindi stata presa con l’intento di ricordare quanto differenti fossero i tempi in cui i diversi film sono stati realizzati, e quanto oggi determinate scelte sono da riconoscere, con un occhio critico. Lo stesso vale per Jessica Rabbit, la cui immagine non cambierà nel film, ma, al momento, solo nelle sue raffigurazioni all’interno del Disneyland della California. Lo stesso quindi vale anche per il suo personaggio che si aggira per il parco, che subirà un restyling.

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