Kevin e Randall
L’immagine di loro due, in piedi l’uno accanto all’altro, fuori dalla porta del bagno femminile, è il ritratto perfetto della loro fratellanza.
Abbiamo avuto modo di vedere e esplorare largamente il rapporto gemellare tra Kevin e Kate: il loro linguaggio telepatico e complementare, il loro capirsi prima ancora di capire se stessi, il loro modo di provare lo stesso dolore. Ma Kevin e Randall? Non sono gemelli, sono fratelli.
È bello il modo in cui possiamo contrapporre le loro figure di loro da bambini e loro da adulti. Randall vuole fare di tutto perché Kevin si accorga di lui e non ha la pazienza di aspettare, ama così tanto che non riesce a capire gli spazi di cui ha bisogno l’altro.
Kevin, invece, è abituato a portarsi tutto dentro a non voler parlare o sfogarsi ed è un aspetto caratteriale che ha ereditato in toto da Jack.
Kevin e Randall sono fratelli: pronti a correre in soccorso e in sostegno dell’altro. Pronti a farsi da spalla. Pronti ad esser una squadra vincente.
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Jack
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Il fatto che Jack sia un padre di famiglia pressoché perfetto è un caso uguale a contrario al rapporto che ha avuto lui con la sua famiglia. Un piccolo Jack compare sullo schermo e impariamo a conoscere come ha imparato ad aspettare e a sperare in qualcosa che probabilmente non avverrà mai.
Jack adulto ha voluto rendere i sogni di se stesso bambino realtà: è diventato il padre che avrebbe voluto per sé e allo stesso modo vorrebbe che i suoi figli fossero come il fratello che lui stesso è stato, o che non è stato mai?