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Shondaland: i momenti in cui Shonda ci ha fatto soffire di più #2

daninseries | Aprile 18, 2015

general Grey's Anatomy serie tv

Dopo il primo numero sui 7 momenti in cui Shonda ci ha fatto soffrire di più, non poteva mancare un secondo […]

Dopo il primo numero sui 7 momenti in cui Shonda ci ha fatto soffrire di più, non poteva mancare un secondo numero, cui faranno seguito – ovviamente – altri numeri, e nonostante ami scrivere al riguardo questo ci fa capire quanti momenti ci sono, e quanta sofferenza ci ha inferto brutalmente la nostra odiata e amata Shonda! Chissà cosa ha in serbo per noi!

1. La sparatoria
Il doppio episodio finale della sesta stagione di Grey’s Anatomy mi rimarrà impresso a fuoco nella memoria probabilmente per sempre, è stato il vero primo episodio cliffhanger capace a farci palpitare il cuore, certo anche l’episodio della bomba, del ferry-boat, e dello scontro tra le ambulanze sono stati di impatto, ma mai quanto quello della sparatoria.
Il “bello” della doppia puntata è appunto il fatto che si stata doppia e non singola, quindi Shonda è riuscita a spalmare per bene tutto il dramma del momento in due succose puntate: il signor Clark ci sconvolge davvero l’esistenza, la sparatoria è così drammatica che non ce l’aspettiamo, le vittime cadono giù come pere, una dopo l’altra, in modo così improvviso ed imprevedibile da farci sussultare sulle nostre sedie!

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Quando viene colpito Derek i nostri cuori sono stati messi a dura prova, e non solo per questo: tutti ci ricordiamo il dramma di quel momento, Meredith vede tutta la scena ma non può intervenire, grazie a Cristina, altrimenti avrebbe rischiato seriamente, nel mentre Karev è messo parecchio male, e solo grazie a Lexie e a Mark – che non rischiano non poco – viene salvato a bruciapelo.
Allo stesso tempo è indimenticabile il coraggio di Callie, che salva tutti i bambini rimasti in pediatria, proprio quando Arizona voleva vedere un suo interesse reale nella loro relazione; non possiamo dimenticarci neanche della povera Bailey e delle sue sofferenze nel post-trauma.

Shonda ci devasta con l’incipit dell’episodio, Vivere o Morire, e con l’intervento davvero drastico e drammatico su Derek: il dott. Shepherd viene operato da Cristina e da Avery, mentre Gary Clarke le punta alla testa la pistola, ovviamente questo non è sufficiente per Shonda, infatti è in quel momento che Meredith si cede in sacrificio a Clarke. Ed Owen – nel tentativo di fare la cosa giusta – si prende un proiettile, Meredith gli salva la vita proprio mentre Cristina sta facendo lo stesso con Derek, e nel dramma del momento Mer ha un aborto spontaneo e perde il bambino.
Più dramma di così si muore! Ops!

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I sette minuti finali, vale la pena rivivere il momento, coraggio! :’)

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2. La violenza su Charlotte King
Rimanendo sempre nell’ambito del medical drama, l’altro “piccolo” capolavoro di Shonda rimane sicuramente Private Practice, lo spin off di Grey’s, e fra i momenti trauma è sicuramente da ricordare quella parte della quarta stagione in cui Charlotte King viene brutalmente violentata, e di come questo incida nel rapporto con gli altri personaggi, soprattutto con Cooper, la sua dolce metà.

 

Charlotte viene brutalmente picchiata e rinchiusa nel suo stesso ufficio, dopo di che il suo aggressore la violenta per ore ed ore fino al suo (di lui) esaurimento: nonostante lei sia a capo del St. Ambrose Hospital e sia circondata da amici medici fidati, tenta in tutti i modi non aver alcun contatto con loro, la sua violenza rappresenta un segno indelebile di ciò che le è successo e se ne vergogna terribilmente, quasi fosse colpa sua.

Gli unici amici di cui riesce – dopo moltissime difficoltà – a fidarsi sono Amelia, Addison e Sheldon: Addison, grazie al suo lavoro, e Amelia per la dipendenza che le accomuna riescono a convincerla a fare il test antistupro, mentre Sheldon – il suo vero BFF – movimenta mari e monti per far arrestare il colpevole, spingendosi decisamente ben oltre il suo ruolo di psichiatra, per proteggere l’amica.
Con il personaggio di Charlotte Shonda si è davvero “divertita” e superata, basti pensare a chi era Charlotte King nella prima stagione e a quello che è diventata – anche grazie a simili esperienze – nella sesta ed ultimastagione, ma nonostante le lacrime che anche in PP ci ha fatto versare non possiamo non renderle grazie.

É interessante e davvero di impatto la reazione che ha Charlotte davanti al mostro, riuscita a “superare” – anche qui non senza difficoltà – la violenza subita – con e grazie a Cooper- ha la grande opportunità di ucciderlo sotto i ferri, per un momento ne è anche tentata, ma si fa convincere da Peet e dagli altri a desistere e a consegnare l’uomo nelle mani della giustizia, non prima di avergli fatto un bel discorsetto in stile Charlotte King, una vera badass!

 

3. Il rapimento di Olivia Pope
Il rapimento di Olivia Pope nella quarta stagione ci rimarrà nel cuore per la tragicità con cui è stato commesso, e anche perché è relativamente “fresco”: Andrew, il Vice-Presidente in carica, pianifica ed organizza l’intero rapimento sia per avere più potere che per attuare i suoi piani militari in Angola, andando così contro le direttive di Fitz.

QUI SHONDA TI SEI SUPERATA!!

Un momento prima Olivia e Jacke ballavano beatamente, e solo un minuto dopo entra in casa Pope un tizio mascherato che la rapisce nel giro di neanche un secondo!!

Il dramma: Jacke la cerca in ogni dove, esce di casa, la cerca in strada, dappertutto, quando – invece – lei si trovava nella casa della vicina, era riuscita persino ad urlare per richiamare la sua attenzione, ma invano.
Per portare Olivia fuori dal palazzo i rapitori, o meglio Shonda, si inventano un piano davvero assurdamente drammatic: si travestono da medici, dopo aver ucciso la vicina, e mettono Olivia – imbavagliata e legata – nel sacco da cadavere della polizia con sopra il cadavere della vicina, per celare i loro piani.

 

4. Izzie e il tumore
Tornando in quel di Grey’s Anatomy, Shonda ci ha davvero colpiti al cuore con tutta la storyline di Izzie e del tumore, soprattutto perché era inimmaginabile che Danny le apparisse sotto forma di fantasma e in quel modo così vero e reale: Shonda ama sorprenderci, farci piangere, e poi farci crollare di nuovo i fellings, e anche qui la presenza di Danny-fantasma ha una sua logica perfetta, anche se inizialmente sembrava la classica cosa all’americana dell’anima bianca e pura che non trovava pace sulla terra.

Danny appare ad Izzie sotto forma di allucinazioni, tant’è che ci finisce per andare anche a letto, e lui con i suoi discorsi bonari sul paradiso e sulla vita stupisce sia noi che lei, lui era lì, era così realistico, ma era sulla terra solo per informarla che aveva il cancro.

Qui, quando abbiamo saputo come stavano realmente le cose, siamo scoppiati in lacrime, ammettetelo! 🙁  :’(

Personalmente mi sono spoilerato tutta la vicenda del cancro di Izzie cercando, ingenuamente, immagini su google, poor me! XD

Izzie non sa con chi confidarsi, e trova inevitabile farlo con Cristina, un robot senza sentimenti (anche se sappiamo che in realtà lei non è così): Cristina si prende l’onere di consigliarla e di mantenere il segreto con gli altri, ma la tensione e la pressione sono troppo alte, così tira fuori tutto durante un’operazione con la Bailey ed Alex.
Piano piano tutti lo vengono a sapere, e i MAGIC cercano di sostenere Izzie come meglio possono, ma la situazione si fa alquanto critica, soprattutto quando Izzie si stanca troppo durante il suo matrimonio-sorpresa con Alex, il che la spossa parecchio, a tal punto da rischiare seriamente la vita nell’ultima operazione, quella veramente decisiva.
Non dimentichiamoci che è grazie ad Izzie e al suo tumore che Derek torna a lavorare nella quinta stagione, in seguito al periodo “sabbatico” che si era preso dopo il rovinoso decesso di una paziente.

 

 

5. La morte di Dell
In Private Practice le morti non sono così frequenti come in Grey’s Anatomy, ma anche se lo spin off è più “blando” e tranquillo della serie madre – sia per quanto riguarda i casi clinici che per la politica della medicina – non mancano le morti ad effetto, sono poche ma sono davvero devastanti. D’altro canto Shonda è Shonda!

Tra i momenti più pregni di sofferenza e di pathos (in negativo) dobbiamo annoverare, per forza di cose, la triste dipartita di Dell, il receptionist e specializzando di ostetricia, nonché amico di tutti i medici dell’Oceanside – Wellness Group.

Il finale della terza stagione è decisamente drammatico: tutti i medici si trovano all’ospedale per vari motivi, ma soprattutto perché Maya, incinta, ha avuto un incidente in macchina mentre guidava Dell, si stavano dirigendo all’ospedale perché le si erano rotte le acque; nel mentre – in perfetto stile Shondaland – un uomo alla guida si scontra brutalmente con la loro macchina.
Sam e Peet operano l’uomo, Maya se la veda parecchio brutta, rischiando infatti la paralisi a causa di un forte colpo preso alla testa, ed è in forse anche la vita della piccola, invece Dell – che tutti pensavano stesse bene, perché dormiva – riporta gravissime lesioni al cervello.

Addison si occupa di Maya, mentre Amelia – dopo aver aiutato l’amica ad operare la figlia di Naomi – si fionda nella sala operatoria per operare Dell, che purtroppo non riesce a superare la notte: Dell muore davvero tragicamente, e muore proprio poco dopo aver fatto alla piccola Betsy, sua figlia, un discorso col cuore in mano sulla vita.

R.I.P. Dell Parker 🙁

 

6. I Japril e il piccolo Buddha
Ho sempre considerato tutta la storyline dei Japril in questa stagione davvero ben fatta, è riuscita al massimo a toccare i nostri feelings, ma al contempo è stata anche la gravidanza più patita e drammatica che Shonda abbia mai realizzato, e di gravidanze drammatiche ce ne sono state!

Un matrimonio, quello fra April e Jackson, nato così, quasi per caso, un’unione certamente voluta ma sicuramente troppo precoce, ha fin da subito portato i primi problemi, poi è arrivato il bambino, una gravidanza non voluta ma comunque accolta, e chi se lo aspettava che i nostri amati Japril avrebbero dovuto vivere una simile sofferenza ed esperienza?
Il bambino, il piccolo Buddah, soffre di un’anomalia congenita ovviamente incurabile, non si può fare niente, nemmeno la Herman, il massimo nel campo della chirurgia neo-natale può fare qualcosa: le alternative, come sempre quando c’è di mezzo la nostra Shonda, sono pressoché inconsistenti, o April porta avanti la gravidanza costringendo il piccolo ad una vita di operazioni su operazioni finché morirà inevitabilmente, oppure potrebbe abortire, dicendo addio per sempre al piccolo che sta portando nel proprio grembo.

A rendere tutto molto ironico, per quanto sia possibile, è che proprio Stephanie diagnostica questa malattia congenita ad April, davvero l’ironia della situazione dopo tutto il suo passato con Jackson, senza considerare che è il “massimo” che due chirurghi rinomati debbano sottostare ad un simile destino, il che è “buffo” se si riflette sul fatto che la famiglia di lui ha dato vita alla Fondazione Arper Avery, la fondazione più rinomata in ambito medico, cha ha indetto il premio alla chirurgia, il premio Arper Avery. Shonda, quanto ci vuoi far soffrire!
Purtroppo, essendo l’episodio abbastanza “fresco”, tutti noi ricordiamo come sia stata devastante quella puntata: April, supportata da Catherine Avery, decide di indurre il parto – viste le situazioni critiche del piccolo – e partorire, battezzare il piccolo, per poi tenerlo fra le braccia finché non esalerà l’ultimo respiro.

R.I.P. Samuel Norbert Avery 🙁

La situazione drammatica è stata interpretata da una Sarah Drew davvero fenomenale, proprio da Oscar, anche perché l’attrice stessa era realmente incinta al momento delle riprese.

 

7. L’attentato a Fitz
L’attentato che Fitz subisce nella seconda stagione è sicuramente da ricordare, lui e Mellie si stanno dirigendo all’evento mondano dell’anno, il compleanno del Presidente: Mellie ha subito un ripensamento, crede che qualcosa di brutto stia per accadere loro, e infatti questo succede nonostante la poca considerazione data da Fitz alle parole della First Lady.

Fitz – appena uscito dalla limousine presidenziale – viene subito  raggiunto da diversi colpi da arma da fuoco, così come parte del suo entourage, e ovviamente tutto il paese è in crisi per le condizioni di vita del Presidente: assistiamo ad un terribile numero di episodi in cui la sua vita è seriamente in pericolo, così come quella dell’intero paese, senza contare che Sally Langston, la Vice-Presidente, getta subito le mani sulla poltrona presidenziale.

Insomma un bel pò di emozioni sia per lo stato di salute di Fitz che per l’intero aspetto politico della serie, messo drasticamente in pericolo dall’attentato, senza contare che dietro a tutto vediamo esserci prima Huck e poi l’amica-ex terrorista-ex di Huck, ed è qui che vengono poste le basi sulla tematica del B613, una brutta storia! 🙁
Io non lo dimenticherò mai, ma presumo neanche voi, il momento in cui Huck si rende conto che lei gli ha completamente sterminato la sua “famiglia” preferita, che angoscia!

La nostra Olivia si trova tra due fuochi, da un lato è preoccupata per le sorti del Presidente in quanto sua gestore di crisi, dall’altro non può resistere dal pensare il peggio per il suo amante, il che viene reso ulteriormente difficile dalla presenza di Mellie che tenta in tutti i modi di non farle vedere Fitz, e dalla situazione obbligatoriamente pubblica ed esposta.

Che ne dite? Sono momenti abbastanza pregni di sofferenza e dramma? Io direi di si! 😀
Se ve vengono in mente altri commentate liberamente qui sotto: ho in mente qualche altro momento per il prossimo numero!

Edo