L’incontro con Peter Jackson per The Beatles: Get Back
I Beatles sono tornati e approdano su Disney+ con una docuserie diretta dal regista tre volte vincitore dell’Oscar Peter Jackson. The Beatles: Get Back riporta il pubblico indietro nel tempo fino alle sessioni di registrazione della band del gennaio 1969. Questa serie racconta il processo creativo dei Beatles mentre tentano di scrivere 14 nuove canzoni in preparazione del loro primo concerto dal vivo in oltre due anni. Di fronte a una scadenza quasi impossibile, i forti legami di amicizia condivisi da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr vengono messi alla prova.
La docuserie è composta da quasi 60 ore di filmati inediti girati in 21 giorni, diretti da Michael Lindsay-Hogg nel 1969, e da oltre 150 ore di audio inedito, la maggior parte dei quali è stata rinchiusa in un caveau per oltre mezzo secolo. Peter Jackson è stata l’unica persona in 50 anni ad aver avuto accesso a questo tesoro tramandato nel tempo. Ciò che emerge da questo progetto è un ritratto incredibilmente autentico dei Beatles, che mostra come, anche davanti alle difficoltà, potessero comunque fare affidamento sulla loro amicizia e sul loro genio creativo.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!The Beatles: Get Back mostra anche, per la prima volta nella sua interezza, l’ultima esibizione dal vivo dei Beatles come gruppo. Infatti gli spettatori entraranno nel vivo dell’indimenticabile concerto sul tetto a Savile Row di Londra. In occasione dell’uscita della docuserie, il 25, 26, e 27 novembre 2021 su Disney+, Peter Jackson è stato protagonista di un’emozionante conferenza stampa globale, per parlare della storia che c’è dietro a questo fantastico progetto.
Peter Jackson è riuscito dove altri avevano fallito
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramCome prima cosa Peter Jackson deve rispondere a un imponente quesito: perché è stato proprio lui la persona giusta per questo progetto? Il regista ci spiega che, vista la sua età, è cresciuto con la musica dei Beatles. Infatti, sin da giovane, è sempre stato un fan della band. Nonostante questo, alla sua famiglia non piacevano i brani dei Fab Four, e in casa non è mai entrato un loro disco. Questo fino al 1973, quando Peter Jackson comprò il suo primo LP, ovvero il doppio disco di Red and Blue album.
Infatti secondo il regista era fondamentale che chiunque avesse avuto accesso a questo materiale fosse un vero fan dei Beatles, che potesse approcciarsi con passione al lavoro, affrontando una grande mole di materiali audio e video. Poter attingere a quei contenuti, soprattutto alle conversazioni tra i quattro membri della band, sarebbe stato come entrare nel loro privato. Quindi era necessario che queste venissero comprese nel modo più genuino possibile. Le più sottili sfumature potevano essere comprese solo da chi i Beatles li conosce veramente.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Il lavoro svolto da Peter Jackson per The Beatles: Get Back, fa comprendere allo spettatore quanto di umano ci fosse in quattro personaggi ormai ritenuti iconici e inarrivabili. Assieme alla storia di Paul, George, Ringo, si assiste anche al tenero rapporto tra John e Yoko Ono, sempre accanto al marito in questo importante momento della sua carriera. Ognuno dei quattro membri dei Fab Four si presenta nella sua individualità, tra tensioni, spigoli non smussati e reazioni agli incalcolabili imprevisti.
Un album nato nella totale disorganizzazione
In un solo mese i Beatles hanno lavorato a un progetto molto più grande di loro. Tuttavia Peter Jackson critica (con un sorriso) il livello di disorganizzazione che si era raggiunto sul set. Il contesto in cui stava venendo realizzato il disco era caotico, forse anche perché nel 1969, la band aveva dovuto dire addio a Brian Epstein, manager scomparso solo due anni prima. Senza questa presenza è infatti palpabile quanto l’aspetto organizzativo della situazione fosse stato messo in secondo piano.
I Beatles si sono trovati a doversi arrangiare, usando per le registrazioni il teatro già affittato per girare Le incredibili avventure del signor Grand col complesso del miliardo e il pallino della truffa. Questo era il limite principale di una band, che si era dovuta accontentare di uno spazio non adatto al progetto e dalla pessima acustica, nemica di chiunque voglia registrare seriamente un album.
Un progetto genuino e accurato, in arrivo su Disney+
Per Peter Jackson The Beatles: Get Back ha rappresentato la possibilità di conoscere meglio una band che ha amato, e di poterla far conoscere agli spettatori di Disney+, in tutta la sua genuinità.
Con il regista de Il signore degli anelli si è anche affrontato il discorso legato alla piattaforma sul quale il progetto farà il suo debutto. I tre episodi che vanno a comporre la docuserie infatti usciranno, in tre diversi giorni, in esclusiva su Disney+.
La volontà di Peter Jackson non era questa, in quanto desiderava uscisse in un’unica giornata, senza rischiare il debutto settimanale. Si è quindi scesi a un compromesso, che ha permesso un’eccezione alla regola. The Beatles: Get Back uscirà con il primo episodio il 25 novembre, e gli altri debutteranno nei due giorni a seguire. Si tratta della prima volta per la piattaforma online de La casa di Topolino, che però potrebbe aprire a molte altre in futuro.
Questa scelta è stata dettata dal fatto che negli USA, la distribuzione coinciderà con la festa del Ringraziamento. L’occasione è quindi perfetta per poter sfruttare una festività legata a un weekend lungo, durante il quale più utenti possono guardare i contenuti di Disney+.
Tuttavia il documentario non sarà indirizzato a un pubblico di famiglie, in quanto, secondo la volontà di Peter Jackson, include un linguaggio maturo e mostra l’uso di alcolici e di sigarette. I Beatles ai tempi furono categorici: questo progetto doveva mostrarli nella loro genuinità. Lo spaccato che ne deriva è quindi qualcosa dove i Beatles si mostrano per quello che erano, con i loro vizi.
La reazione dei Beatles a Get Back
Peter Jackson ha concluso la conferenza stampa, esprimendo una grande paura che aveva nell’approcciarsi a questo così vasto materiale. Il motivo per cui tutti questi contenuti sono rimasti inaccessibili per più di 50 anni, era che i Beatles non avevano gradito il lavoro svolto da Michael Lindsay-Hogg, regista effettivo del progetto. Pertanto, Jackson sentiva su di se una responsabilità che già qualcuno prima di lui non era riuscito a portare avanti. Ma così non è stato, dato che Paul McCartney e Ringo Starr hanno apprezzato The Beatles: Get Back, definendolo un accurato racconto di come erano i Beatles.