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POP CULTURE & CINEMA

Kill Bill 3 si fa? Quentin Tarantino a Roma: “Non lo escludo”

Martina Pedretti | Ottobre 20, 2021

FestaDelCinemaDiRoma

Quentin Tarantino alla Festa del Cinema di Roma: “Non escludo Kill Bill 3”. Il regista ha ritirato il Premio alla Carriera il 19 ottobre

Alla Festa del Cinema di Roma ha fatto la sua attesissima entrata Quentin Tarantino, che ha incontrato la stampa nel corso della mattinata del 19 ottobre. Il celebre regista e sceneggiatore è stato protagonista di questa giornata, sfilando sul red carpet e partecipando in veste di protagonista a un Incontro Ravvicinato con il pubblico, dove ha ricevuto un Premio alla Carriera da Dario Argento. Nel corso della sua visita, Quentin Tarantino ha parlato del futuro, arrivando anche a citare Kill Bill 3 e non escludendo una sua realizzazione.

In una sala ghermita di giornalisti, Quentin Tarantino ha disquisito di politica, vita, paternità, ma soprattutto della sua carriera. Il primo punto toccato durante la conferenza è stato il suo primo romanzo C’era una volta… a Hollywood, una versione a romanzo della sua omonima pellicola con Brad Pitt e Leonardo DiCaprio. Lo sceneggiatore ha raccontato di essere cresciuto con libri che si basavano su film e che poi ha capito di volerlo fare anche lui. E lo ha fatto, raccontando di scene tagliate e analisi dei personaggi di questa storia che parla di Hollywood.

Non sono mancate le domande sulla carriera futura di Quentin Tarantino e del tanto atteso decimo film della sua carriera. Il regista è da poco diventato padre, e la sua priorità ora è proprio crescere il figlio. Sembra quindi che l’artista si trovi alla fine della sua carriera cinematografica e che al momento non abbia progetti in arrivo. Nonostante questo, a chi gli ha chiesto di un possibile Kill Bill 3, Quentin Tarantino ha risposto: “Non so qual sarà il mio prossimo film. Può darsi”. Dopotutto a fargli da sfondo durante la conferenza, c’era proprio l’immagine ufficiale della Festa del Cinema di quest’anno: Uma Thurman, al volante, in una scena iconica di Kill Bill 2.

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Una domanda che ci poniamo tutti dopo l’avvento della pandemia è: il cinema è morto? Le piattaforme lo hanno ucciso? Secondo Quentin Tarantino non ci potrebbe essere niente di meno vero.

“Ho una sala cinematografica che proietta revival (il New Beverly Cinema di Los Angeles ndr) e appena abbiamo riaperto dopo la pandemia. La sala si è riempita ogni sera. Inoltre ho appena acquistato un altro cinema, quindi non credo che il cinema sia morto. Se poi parliamo di film che escono in tremila sale contemporaneamente, dovremmo aspettare e vedere cosa succede”.

Alcune delle opere più note di Quentin Tarantino sono Pulp Fiction, i due volumi di Kill Bill, Bastardi senza gloria e Django – Unchained, che assieme formano un gruppo variopinto di generi e di ambientazioni storiche e sociali. Le sue storie sono sempre accompagnate da una colonna sonora che si tramuta quasi in un personaggio a sé stante. Basti pensare che dopo anni di carriera, Ennio Morricone si è aggiudicato l’Oscar grazie a The Hateful Eight. Nonostante il successo e il riconoscimento ottenuto da Quentin Tarantino nei suoi anni di carriera, sono tante le critiche che gli sono state mosse, e che lui non considera un attacco personale. Tarantino spiega che si tratta di un gioco, che spesso i film esprimono lo spirito del tempo e che ci saranno sempre delle persone che non apprezzeranno qualcosa.

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Non deve importarti troppo cosa piace alla gente. Si sopravvive alle critiche non lusinghiere, perché comunque denotano che il tuo sia un lavoro di cui vale la pena parlare. Io ai tempi di Pulp Fiction ho fatto un film divertente su dei gangster; che problema c’era? Dopo tanti anni ho riletto le opinioni di chi allora non lo aveva gradito e ho capito che non bisogna essere troppo sensibili a queste cose, all’opinione altrui. Anche perché se il tuo film esprime lo spirito del tempo, lascerà il segno a prescindere dal fatto che a qualcuno, cosa che accadrà sempre, non piaccia.

Quentin Tarantino ha una certa attrazione verso il riscrivere la storia, come succede in Bastardi senza gloria, dove ha dovuto decidere di uccidere Hitler. Ma qual è secondo lui un film da cancellare dalla storia del cinema? “’Nascita di una nazione’, perché ha portato alla rinascita del Ku klux klan, che ha portato alla morte di tantissimi neri ed ebrei. Se Griffith fosse stato processato a Norimberga sarebbe stato giudicato colpevole”.

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Infine, parlando dei personaggi dei suoi film con cui andrebbe d’accordo nella vita reale, sceglie una rosa da C’era una volta a Hollywood. Infatti Quentin Tarantino ammette di non aver mai creato, in altri suoi film, un mondo in cui avrebbe voluto abitare. Sul podio troviamo Cliff, interpretato da Brad Pitt, e Rick, il personaggio di Di Caprio, perché si lamentarsi sempre.