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Dentro Once Upon A Time #1: Emma Swan

daninseries | Febbraio 16, 2015

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Benvenuti a questo nuovo esperimento riguardante Once Upon A Time, una specie di rubrica che però non avrà un appuntamento […]

Benvenuti a questo nuovo esperimento riguardante Once Upon A Time, una specie di rubrica che però non avrà un appuntamento fisso, ma solo quando c’è qualcosa di cui parlare o da chiarire.
Era iniziato tutto con il pensiero di fare un semplice articolo, ma poi è saltato fuori che in realtà di cose di cui parlare ce ne sono tante e allora, perché non fare una serie di approfondimenti?
Questa idea nasce con l’intento di spiegare cose che alcuni non comprendono oppure di analizzarle meglio e quindi far avere a tutti una visione chiara di eventi, personaggi, intrighi strani…
Quindi, mi sembra doveroso inaugurare questa nuova avventura con lei, la nostra protagonista: Emma Swan!

Ovunque giri sul web, la Salvatrice è spesso criticata per scelte, atteggiamenti, modi di fare o di dire e ci sta tutto quanto, ma vi dico con tutto il cuore che questa ragazza è così per motivi ben precisi e non prettamente belli.
Quella che a tanti può risultare antipatia, in realtà è solo un riccio chiuso, una ragazza dietro un’armatura, un muro alto non so quanti metri solo ed esclusivamente per protezione dal mondo esterno.
Emma è la mia gemellina, è un personaggio a me tanto caro, perché mi ci rispecchio e mi rattrista leggere alcune cattiverie, spesso serie, nei suoi confronti. Mi viene da dire: “Ma siamo davvero così antipatiche alle persone?”.
La verità è che non lo siamo, ma sono gli altri a non comprenderci, perché non esterniamo i nostri sentimenti, le nostre paure, preoccupazioni, problemi.
Emma non è semplice da comprendere ed ha avuto una vita davvero orribile. Pensiamoci bene, lei è stata perennemente abbandonata. Da tutti. E ogni volta che si affezionava a qualcuno, ecco che di nuovo partiva il tradimento.

Iniziamo dal principio, lei è un’orfana. È stata spedita in un mondo senza magia dai suoi genitori, ritrovata sul ciglio di una strana insieme ad un altro bambino, Pinocchio, che avrebbe dovuto prendersi cura di lei, ma che la lascia quando è ancora una neonata. Cresce sbattuta da un orfanotrofio all’altro, a volte viene adottata, ma rispedita al mittente come un pacco difettoso perché la famiglia ha un figlio tutto suo.
Gli anni passano, lei inizia a diventare grande e, si sa, più sei grande e meno possibilità hai di essere adottata. La scena, nella 3×21, dove lei vede un’altra bambina trovare famiglia e si mette a piangere perché sa che lei non potrà mai averla, mi ha colpita profondamente. Non ho provato, per fortuna, la vita in orfanotrofio, ma conosco chi ci è passato e non è una cosa piacevole.
Nella quarta stagione abbiamo assistito alla fuga da quella casa famiglia e all’incontro con una ragazza che pare proprio come lei. Emma è giovane e trova uno spiraglio di felicità in quella ragazzina della sua stessa età che la comprende. Finalmente ha trovato una specie di famiglia, qualcuno con cui ridere, divertirsi e che non la prende in giro.
Tutto questo dura un solo giorno perché la nuova amica le ha mentito, non è affatto un’orfana, anzi, è figlia di ricchi, ma semplicemente non va d’accordo con la sua famiglia. È la goccia che fa traboccare il vaso: Emma è stata di nuovo tradita, abbandonata. E lì inizia la sua decisione di chiudere definitivamente con le persone che le fanno promesse.

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Abbiamo poi scoperto che è stata presa in una nuova casa famiglia mandata avanti dalla nostra cara Snow Queen e abbiamo visto che in lei aveva trovato una mamma/sorella, lei l’avrebbe adottata sul serio, non sarebbe stata solo la sua tutrice, ma la sua famiglia, la persona più importante. Il tutto è rovinato dalla magia, dal voler spingere troppo e in fretta da parte di Ingrid che agli occhi della ragazza passa per una matta da legare che ha tentato di farla investire da un’auto.
Emma è di nuovo sola. Ancora non sappiamo cosa le sia accaduto negli anni successi (spero di scoprirlo presto), ma sicuramente si è dovuta arrangiare, ha fatto la ladra fino ad incontrare a 18 anni Neal, il suo primo amore. Anche lui non ha famiglia, fa il ladro e vive così, alla giornata, proprio come lei.
Vede di nuovo uno spiraglio in quell’uomo, qualcuno di simile, qualcuno che può capirla e con cui può formare una famiglia tutta sua. E la volontà c’è: fare dei soldi con degli orologi rubati per poi trasferirsi per gettare il passato alle spalle e ripartire con una vita migliore.
Ma ecco che di nuovo cade nel baratro: Neal la lascia senza spiegazione e finisce pure in prigione per un crimine commesso da lui. In più scopre di essere incinta.
Non stiamo qui a parlare di come sono andati poi realmente i fatti (anche se Neal non lo scuso molto per aver dato retta a Pinocchio, ma questa è un’altra storia), analizziamo tutto dal punto di vista di Emma, da quello che lei ha passato e come si è sentita negli anni.

Molti non considerano Emma una madre, che non ha diritti, che Regina è una madre migliore e cose simili. Tutte stupidaggini! È vero, lei ha dato in adozione il proprio figlio, si è comportata con lui come i suoi genitori avevano fatto con lei. Ma la verità è che voleva semplicemente dare a suo figlio una vita migliore, infatti non l’ha abbandonato su un ciglio di una strada, lo ha lasciato in ospedale inserendolo nel circuito delle adozioni. Parliamoci chiaro, con cosa avrebbe campato quella povera creatura? Certo, io personalmente forse lo avrei tenuto, ma non ne sarei nemmeno certa a dirlo. Parliamo di un bambino, con dei bisogni e questa donna non aveva nemmeno un soldo, solo un’auto vecchia e tanti brutti ricordi.
Il suo sentimento di madre si risveglia non appena Henry va a cercarla, le racconta una storia e le fa capire anche che non sta bene nella sua famiglia. La reazione di Emma non è quella di “mi prendo il bambino perché l’ho partorito io”. La donna vuole semplicemente capire cosa ci sia che non va e si sente in colpa perché voleva dare al figlio una vita migliore e invece non è stato così.
È stata anche condannata (e non per scherzo) quando alla fine della 3×22 libera Marian e la porta nel presente, rovinando la storia d’amore di Regina.
Come dice lei “non chiederò scusa per aver salvato la vita di un’innocente”. Si fa presto a parlare, ma almeno che non siate un “Rumple inside” o un menefreghista, tutti avreste liberato quella donna dalla prigionia, soprattutto visto che potevate farlo tranquillamente.
È vero, è rischioso cambiare il passato e abbiamo visto tutti cosa è accaduto, ma voi che avreste fatto? Emma non è una che lascia una persona innocente a morire vivendo poi con il rimorso di non averla salvata. Mettetela come volete, ma è stata additata solo perché era la moglie di Robin, se era una tizia qualunque nessuno avrebbe emesso una parola.

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Il carattere attuale della Salvatrice è di protezione. Ha sofferto, è stata fregata troppe volte, ha paura di ricascarci di nuovo, e quindi si sta solo difendendo da quel mondo esterno che non le ha voluto bene, che è stato cattivo con lei.
Emma è un involucro di dolcezza, fragilità, ma anche tanta forza di volontà rinchiusa in un armatura spessa per non essere ferita dalle spade appuntite che ogni giorno cercano di infilzarla.
Tutto questo ha una ricaduta sull’accettare affetto altrui e sul dimostrarlo verso gli altri. È stata dura per lei capire che i suoi genitori erano davvero dispiaciuti, le volevano bene ed è stato difficile aprirsi a loro, chiamarli “mamma” e “papà”.
Da un punto di vista dell’amore di coppia è stata un’altra batosta. Il ritorno nella sua vita del suo primo amore che le aveva fatto promesse e poi l’ha lasciata sparendo del tutto l’ha completamente destabilizzata. Le è crollato il mondo addosso: lui faceva parte di quel mondo magico e si è sentita davvero usata, come gli fa notare. Ed è anche normale che lei lo amasse ancora, perché è stata una parte bella della sua vita, ma avrebbe voluto che fosse morto perché è stato anche una parte orribile e se non ci fosse più stato, sarebbe stato più facile superare il tutto.

Se nella prima stagione la prima maledizione e la presentazione di ogni personaggio facevano da padrona e per Emma era una lotta col suo presente e solo in piccola parte col passato, è proprio dalla seconda stagione che tutte le sue sfaccettature vengono a galla e il puzzle inizia a formarsi.
Anche la morte di Graham è un altro evento forte che la fa ricadere nella freddezza, ogni volta che tenta di aprirsi, soffre di nuovo.
Non è un caso che nella 2×06, quando scala la pianta di fagioli, sia messo in parallelo il suo incontro con Neal e la sua piccola avventura con Hook. Dal punto di vista dell’amore quello è l’inizio di tutto per lo spettatore, inizia a capire cosa è accaduto e sta accadendo nella vita di Emma.
Questa situazione tra passato e presente ci accompagna fino oltre la metà della terza stagione e ci rende partecipi di cosa sta attraversando.
Anche se c’è chi non vuole capirlo, sin da subito ci hanno detto che Emma doveva risolvere il suo passato per poi gettarsi nel futuro ed essere felice. Come in ogni favola, c’è una morale e ci insegna che prima o poi tutti devono fare i conti col passato e solo se sarà affrontato mettendoci una pietra sopra, si può ripartire.
Nella puntata della morte di Neal, c’è quel dialogo bellissimo che hanno i due in cui finalmente affrontano la realtà delle cose. Lui ha sbagliato troppe volte con lei, l’ha abbandonata la prima volta e non è tornato la seconda volta, solo perché la paura che provava nei confronti del padre era più forte dell’amore che provava nei confronti di Emma. Dall’altra parte lei fa pace con lui, col suo passato, senza più risentimenti e dimostrano che possono essere genitori di un bambino e vivere ognuno la proprio vita in assoluta tranquillità. Entrambi sono cambiati, Emma non è più la ragazza di 18 anni, gli eventi l’hanno plasmata e adesso ha bisogno di altro, entrambi lo sanno e va bene così. In fondo è quello che riscontriamo anche nella nostra vita.

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Quello che accade col pirata ha un altro tipo di impatto su di lei. Non sa, ovviamente, se fidarsi di un pirata e quando lei decide di fare un passo verso di lui è Killian ad allontanarsi. Prende alcuni fatti per tradimenti, ma si accorge che invece sono per protezione.
Emma fatica sempre a fidarsi di qualcuno e lo fa anche con lui. Vede che è come lei, che la capisce e la sostiene sempre, ma la paura la rallenta.
Quando decide di aprirsi completamente, di rischiare? Dopo aver passato giornate intere accanto a lui nel loro viaggio nel passato. Quando lui le dà l’ennesima dimostrazione che lei è più importante di una nave che per un pirata è la propria casa.
Ecco, Emma si sente finalmente la cosa più importante per qualcuno. Alcuni di voi diranno “ah tutto qui? Che cosa stupida!”. Se la pensate così, mi dispiace molto per voi, ma passare le giornate in cui la gente magari ti vuole bene, ma per loro c’è sempre qualcuno o qualcosa che ha la precedenza su di te, non è per niente bello. Quindi se Killian le dà ciò di cui lei aveva maggiormente bisogno, Emma fa cadere i suoi muri altissimi.
La strada è lunga e le paure sono tante, come perdere tutto coloro che ama, ma adesso qualcosa è cambiato dalla prima stagione: sa che può contare su qualcuno al suo fianco, famiglia, amici, amore.
Deve ancora capire da dove vengono i suoi poteri, cosa sia davvero lei e quale sia il significato dell’essere la Salvatrice, ma quella ragazza che diceva “Non ho bisogno che qualcuno mi salvi” è cambiata notevolmente e adesso accetta l’aiuto di chi la ama.

Sarà sempre la piccola, fragile e fredda Emma, tanti fan continueranno a non sopportarla, a non comprenderla, ma a noi cosa importa? Non si può piacere a tutti, l’importante è piacere a noi stessi e avere persone che ti amano da impazzire.
Se l’esperimento di questa nuova rubrica vi è piaciuto, continuerò a parlare di Once Upon A Time approfondendo vari argomenti e sono aperta a suggerimenti e a dubbi che avete, così da affrontarli.
Dai, ditemi che ne volete ancora, perché ho già in mente il secondo numero!
E mando pure un bacio a tutti

Deb