#Danimincazzo: Perché questa quinta stagione di The Vampire Diaries è inutile?

Così, a buffo.
Un #danicommento acido che prende il nome di #danimincazzo.

E il tema di oggi l’avete letto nel titolo:
Perché questa quinta stagione di The Vampire Diaries è inutile?

Andiamo ad analizzare punto per punto:

CATTIVI SENZA CREDIBILITA’:
In ogni stagione c’è un cattivo che più cattivo non si può, che poi in realtà si scopre essere una mezza pippa. Quest’anno era la volta di Silas e della sua terribile non voluta consorte Qetsjhdjasfhh, che tenevano banco dalla quarta stagione e che son stati liquidati in cinque minuti nel modo più assurdo ed inutile possibile. Tutta la faccenda dei doppelganger è stata priva di fondamento. Anni e anni di misteri si sono rivelati semplicemente una personale vendetta casalinga di una strega squilibrata. Episodi su episodi a stringere alleanze insensate con i protagonisti: una puntata Silas è amico, l’altra è nemico, l’altra ancora non si sa bene perciò gli diamo fiducia. Personaggi che dovrebbero avere tremila anni che ragionano come degli adolescenti liceali (e in parte mi riferisco anche ai protagonisti).
Ripeto: niente credibilità.

GENTE CHE MUORE E RESUSCITA NEMMEN FOSSE PASQUA.
Qualcosa di assolutamente ridicolo. In The Vampire Diaries la morte non esiste più.
O meglio esiste per tutti tranne che per il gruppetto di amici della Gilbert. Dopo la più ridicola delle trovate (quella di far risorgere Jeremy), per far restare Bonnie Bennet in un’altra stagione si decide di farla diventare l’Ancora, ovvero una porta che tutti gli esseri sovrannaturali devono per forza attraversare per raggiungere L’ALTRO LATO, un’altra cretinata. Il risultato è una Bonnie in preda a coliche da mattina a sera.
Complimenti.

KATERINA PETROVA:
Il personaggio meglio riuscito di The Vampire Diaries è stato rovinato in una manciata di puntate. Non sto parlando solo del modo in cui l’hanno fatta uscire di scena, mi riferisco alla noiosissima parte di stagione in cui fingeva di essere Elagna. Assumendo l’identità di Elena è riuscita a diventare antipatica come lei (e questo è un gran complimento alla recitazione della Dobrev). Una Bonnie che teoricamente dovrebbe vedere ogni persona sovrannaturale morta, scompare tatticamente per tutto l’arco narrativo in questione, senza neanche fare una telefonata e dire “aho ragà, ‘a Petrova nun s’è vista de qua”.
Una storia carina (quella di Nadia) distrutta così, perché fondamentalmente non sanno che inventarsi e le puntate vengono scritte volta per volta, e una delle vampire più scaltre degli ultimi cento anni viene uccisa da Tyler Lockwood. Ripeto. Tyler Lockwood. Per la serie: tagliamoci un dito con le forbici dalla punta arrotondata. E, tornando a Katerina, vorrei ricordare il modo in cui è morta: risucchiata da una qualche entità oscura che l’ha reputata non degna di andare nell’altro lato, mandandola in un luogo sconosciuto simil inferno per quel che ne sappiamo. Ciò è molto sensato sì, mandiamo nell’altro lato tutti i più feroci assassini, mostri, creature sovrannaturali senz’anima, ma puniamo la Petrova per essere stata cattiva con Elena e coi Fratelli Salvatore.
Ridicoli.

I VIAGGIATORI E LA QUEEN MARKOS:
Un gruppo di nomadi dai poteri magici discriminati dalle streghe che non vogliono farli inserire nella società.
Immigrazione e diritto di cittadinanza: Tvd affronta temi sociali in maniera spicciola. ‘nnamo bbene.
E in più abbiamo visto il cattivo di questa stagione: la regina Markos, fuggita dall’altro lato come nemmeno la Banda Bassotti sa fare. E come al solito scopriamo che non sono chissà quanto poi malvagi, vogliono solo stabilirsi da qualche parte e stanno facendo un casino allucinante solo per avere la possibilità di pagare l’imu. Insomma, come sempre tanto puzzo per nulla.
Esiste Tecnocasa Markos.