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News e anticipazioni

Alice in Borderland spin-off americano: si farà davvero?

Team | Ottobre 16, 2025

Alice in Borderland

Tutto sul possibile spin off

Con il finale della terza stagione di Alice in Borderland, molti fan si stanno chiedendo: esiste la possibilità di uno spin-off americano? Nelle ultime ore sono circolate speculazioni dopo la scena del terremoto globale e l’apparizione di un personaggio misterioso con un cartellino “Alice” a Los Angeles. In questo articolo vediamo cosa sappiamo finora, quali sono le prove più concrete e le dichiarazioni ufficiali che potrebbero indicare la direzione futura della saga distopica Netflix.

Le prove nel finale che suggeriscono uno spin-off americano

Uno dei dettagli più discussi riguarda il finale della terza stagione: oltre a Tokyo, il terremoto colpisce diverse città in tutto il mondo — tra cui Los Angeles — e nell’ultima scena, la telecamera mostra una cameriera in un locale californiano con un cartellino con scritto “Alice” (senza mostrarne il volto). Questa scena ha scatenato ipotesi tra i fan di un spin-off ambientato negli Stati Uniti.

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In parallelo, nel finale si proietta una mappa con città come Tokyo, Giacarta, Los Angeles, Santiago, Londra, Madrid, Roma e Bucarest, un indizio che il mondo del Borderland possa espandersi oltre il Giappone.

Questi elementi sono stati interpretati come un possibile “teaser” verso una svolta globale della narrazione, con scenari e protagonisti internazionali.

Tuttavia, come fa notare Collider, è importante sottolineare che non c’è ancora alcun annuncio ufficiale che confermi la produzione di uno spin-off statunitense.

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Dichiarazioni ufficiali e opinioni del regista

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Al momento, Netflix non ha confermato né smentito un progetto di spin-off americano.

Il regista Shinsuke Sato ha in alcune interviste dichiarato di essere aperto all’idea di ampliare l’universo di Alice in Borderland, magari sviluppando storie ispirate al manga Alice in Border Road, che presenta protagonisti diversi in ambientazioni alternative.

Secondo Collider, finora non è stato dato alcun “green light” ufficiale per lo spin-off, ma le potenzialità sono considerate concrete, specie dopo l’ampio successo internazionale della serie.

Anche Forbes segnala che il finale globale della stagione apre scenari che potrebbero permettere espansioni narrative a livello internazionale.

Le difficoltà e le incognite dietro uno spin-off americano

1. Produzione e adattamento culturale

Uno spin-off ambientato negli Stati Uniti dovrebbe tradurre in contesti culturali diversi le regole, le dinamiche e l’estetica che contraddistinguono il Borderland giapponese. Trovare un equilibrio tra originalità e coerenza narrativa non è semplice.

2. Diritti e contratti

Anche se uno spin-off fosse approvato, servirebbe negoziare diritti, licenze e contratti con autori, produttori e forse con lo studio originale.

3. Aspettative del pubblico

I fan della serie giapponese hanno aspettative elevate. Uno spin-off statunitense che tradisca troppo lo spirito originale rischierebbe di essere giudicato come remake piatto o “inferiore”.

4. Economia e ritorno d’investimento

Produzioni internazionali ad alto budget comportano rischi: se il progetto non attira sufficiente pubblico, i costi potrebbero non essere giustificati.

Ipotesi e scenari possibili

Anche se al momento non ci sono conferme, possiamo ipotizzare alcuni scenari:

  • Spin-off USA “full”: una storia indipendente ambientata negli USA, con nuovi protagonisti e connessioni con il Borderland giapponese.
  • Espansione globale multistellare: una serie internazionale che segue giocatori da diverse città mondiali (L.A., Londra, Roma, Santiago…), come suggerito dalla mappa del terremoto globale.
  • Mini-serie o evento speciale: un episodio spin-off limitato o corti speciali ambientati negli Stati Uniti.
  • Adattamento “versione americana”: una rivisitazione locale, come già accaduto con altri titoli, ma mantenendo l’ambientazione USA.

Conclusione

Al momento, lo scenario di uno spin-off americano di Alice in Borderland resta una probabilità non confermata, basata su indizi narrativi e dichiarazioni aperte del regista. Le scene del terremoto globale e la figura con il cartellino “Alice” a Los Angeles sono gli spunti più concreti che alimentano la speranza dei fan. Ma finché Netflix o i produttori non ufficializzeranno nulla, si tratta di speculazioni ben argomentate, ma non certe.