Il sesto episodio della terza stagione di Outlander ci ha tenuti appiccicati allo schermo per gustarci ogni singolo secondo dell’attesissima reunion tra Jamie e Claire. Ecco la recensione!
Se siete giunti fino a qui, molto probabilmente, siete sopravvissuti alla sesta puntata di Outlander. Come ce l’avete fatta, non lo so. Io stessa mi sto ancora riprendendo. Più o meno.
Un episodio di ben due ore, che ci ha spiaccicato contro lo schermo in modo che non ci perdessimo neanche un secondo. A malapena abbiamo battuto ciglio, eppure è sembrato così veloce che non mi fido di nessuno che non abbia già fatto il rewatch.
Questo è uno di quegli episodi che vanno visti centinaia di volte, e dubito che ora non faccia parte delle mie puntate preferite di Outlander. Questa serie tv sì, ci sta facendo penare a dismisura, ma non ci delude mai. Sfido chiunque a definire noioso anche un singolo episodio, e sfido chiunque a dire che non sia uno show ben fatto. 110 e lode e bacio accademico, e non ancora abbiamo visto niente.
In pratica, abbiamo appena cominciato.
Questo sesto episodio è stato una bomba ad orologeria. Ci ha tenuti sulle spine per ogni singolo secondo, e il cliffhanger finale è stato la fine del countdown: a momenti gettavo il computer fuori dalla finestra. Se avessi una giratempo correrei subito a lunedì prossimo per poter vedere la settima puntata perché no, amici ed amiche, tutto ciò non mi è bastato. E questa è una delle cose che amo di più di Outlander, ovvero quella sensazione di insoddisfazione famelica che ti costringe a desiderare con tutte le forze di vedere l’episodio successivo. Una droga. Outlander è una droga.