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Shondaland: i momenti in cui Shonda ci ha fatto soffrire di più #3

daninseries | Maggio 9, 2015

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Bentornati al terzo ed ultimo numero di questa mini-rubrica, finiamo di esplorare insieme quali sono stati i momenti più cruenti […]

Bentornati al terzo ed ultimo numero di questa mini-rubrica, finiamo di esplorare insieme quali sono stati i momenti più cruenti e drammatici in cui Shonda ci ha fatto (ancora) soffrire di più!

Esattamente, ecco cosa ci verrebbe da dire a Shonda se l’avessimo davanti!

1. La morte di Derek Shepherd
Iniziamo subito a piangere, cominciando proprio da uno dei momenti più drammatici ed atroci in cui Shonda ci ha “incastrati” e che, fra l’altro, sono più che freschi: la morte di Derek nella puntata 11×21 è un qualcosa di mai visto, quasi di surreale, a tal punto che credi sia tutto un sogno, che tutto sia così irreale che non può essere così, DEREK SHEPHERD non può morire! 

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La cosa assurda e ironica di Shonda è che pensi sempre di aver visto il peggio del dramma e delle sue macchinazioni mentali, invece non è mai così, ogni serie porta con sé un nuovo dramma, e chissà come mai è sempre peggio del precedente: la morte di Derek era davvero inaspettata ed è questo che ci ha colti alla sprovvista, ma la cosa drammatica è stata COME è morto, muore per l’incompetenza dei medici di un ospedale con neanche la strumentazione necessaria ad affrontare i traumi, ma come si fa? Il tutto è reso davvero angosciante dalla sua voce che ci mostra cosa stia provando veramente, pur non potendo parlare a causa del trauma cerebrale.

Riflettiamo un attimo: Derek Shepherd, neurochirurgo di fama mondiale, muore in un ospedale non attrezzato a causa di un trauma cerebrale sotto i ferri di medici incompetenti, proprio dopo aver salvato la vita a quattro persone ed essere investito da un tir, perché gli suonava il telefono in una strada senza campo fino a due secondi prima.  NO, QUESTO NON LO ACCETTO! U.U

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L’episodio, no sense sotto questo punto di vista, è stato davvero drammatico e pieno di sofferenza, Shonda è sicuramente – in questo esatto momento – la donna più odiata al mondo, anche se in passato non ha scherzato, ma qui ha davvero esagerato in quanto a dramma, è morto il personaggio centrale dello show, l’altra persona di Mer, la storia d’amore di tutta la sua vita.

Un altro aspetto che mi ha davvero sorpreso e deluso, oltre ai termini della morte, è stata la reazione di Meredith: Ellen Pompeo ci ha regalato la sua solita interpretazione magistrale, ma mi aspettavo più dramma, più urla, più pianto, un po’ più di tutto. Meredith è si devastata, ma appare molto fredda e decisa sul da farsi, firma senza pensarci troppo i documenti per staccare la spina: voglio dire, il tuo True Love è morto, e te non ti disperi neanche senza contegno? Non mi è piaciuta, anche perché – se vi ricordate – la 5×01 vede Meredith sognare la morte atroce di Derek, e lì si che lei si dispera! 🙁

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Tuttora non mi sembra vero che sia morto, pur avendo visto l’episodio l’altra sera sembra quasi un sogno, ma sappiamo bene che non lo è! -.-
Per la prima volta, e mi “spaventa” dirlo, Shonda Rhimes ha toppato con la sua morte, tutti i disastri che abbiamo visto finora sono stati ben strutturati, da lacrime e fibrillazioni, ma sempre sensati nella loro drammaticità, ma questa volta no, ci sono stati troppi errori, un insieme di cose troppo frettolose. Non mi è piaciuto.
Senza dimenticare che un altro no sense è evidente, lui era in macchina per andare all’aeroporto, quindi si trovava ancora a Seattle, per quale c***o di motivo non lo hanno portato al Grey Sloan?!? Che amarezza!

 

2. La gravidanza di Violet
Tra i momenti più drammatici, nonostante sia stato un telefilm con un livello di drama poco elevato, di Private Practice non possiamo non annoverare la gravidanza di Violet Turner: tutto è molto “singolare” e particolare, Violet rimane incinta di Peet quasi senza rendersene conto, una gravidanza improvvisa che arriva velocemente nelle loro vite e le sconvolge, tutto sembrava andare bene finché una paziente psichiatrica della donna non decide di privarla del bambino che porta in grembo.

Qui Shonda ha raggiunto, quello che era all’epoca, il picco del dramma: la paziente aveva avuto un aborto spontaneo e non se ne era fatta una ragione, non riusciva ad accettare di aver perso il suo bambino, così non ci pensa due volte, prima sorprende Violet a casa sua, la seda e in seguito – con un manuale di medicina alla mano e un bisturi nell’altra – è intenzionata a prendersi in tutti i modi il bambino della donna, per giunta in un modo davvero inumano e illegittimo.

Violet, inerme a terra, non può fare altro che aiutare la donna a raggiungere il suo scopo senza morire dissanguata: qui il dramma è davvero a livelli epici, Violet spiega alla donna come e dove incidere il ventre per far nascere il proprio bambino, un bambino che è chiaramente prematuro, non essendo ancora arrivata al termine della gravidanza.
Ripeto, Private Practice non ha avuto molti drammi, ma quei pochi drama moments che Shonda ha voluto introdurre li ha introdotti in maniera davvero magistrale. Questa donna ha una concezione del dramma davvero incredibile, e in questo telefilm lo si nota in modo davvero particolare: Private Practice ha una struttura fluida e abbastanza tranquilla, perciò introducendo quei pochi drama in momenti salienti della serie si ottiene l’effetto sperato, l’effetto disaster!

 

3. Mamma Pope
Maya Pope, la madre di Olivia, non è certo definibile come amorevole, generosa e desiderosa di affetto: Olivia Pope ha fatto proprio centro in quanto a genitori, stranamente entrambi sono più che carenti di affetto, e tendono a dimostrarlo in toni davvero ambigui e singolari..soprattuto suo padre!

Una donna terrorista, dalle miriadi identità segrete, ma che in fondo in fondo vuole bene a sua figlia anche se a modo suo, e nonostante questo ha fatto di tutto per proteggerla da altri terroristi che l’avevano identificata come un pericolo.
Un momento sicuramente drammatico, per cui Shonda ci ha fatto dire “OMG”, è quello della quarta stagione in cui Mamma Pope – per uscire dal carcere di massima sicurezza in cui era stata rinchiusa – fa tutto ciò che è in suo potere pur di uscire e tentare la fuga, e qui entra in gioco la malattia mentale (con simpatia si intende, eh!) di Shonda: Maya Pope si mangia i polsi fino a farli sanguinare e creare così una scusante per uscire.

D’altro canto da qualcuno Olivia avrà dovuto ereditare la cazzutaggine e l’essere “bitch”, no?

 

4. L’incidente aereo
Dopo una bomba “inesplosa”, un incidente mortale con i ferry-boat e la sparatoria, Shonda ci ha davvero devastato l’esistenza con il dramma più drammatico dei drammi tanto drammatici (a suo tempo), l’INCIDENTE AEREO dell’ottava stagione! :’(
Personalmente, anche questa volta, mi era stata spoilerata la morte più cult del finale di stagione, ovvero quella di Lexie, ma nonostante questo il dramma non è stato più leggero, tutt’altro.
Il doppio episodio finale ci ha davvero sconvolti, i medici del Seattle Grace Mercy West Hospital non riescono a farsi soccorrere da nessuno perché, ovviamente, sono precipitati in un bosco sperduto, mentre si stavano dirigendo per una complessa operazione su due gemelle siamesi.
Il disastro colpisce tutti, senza esclusione di colpi: sono tutti lesi, in un modo o nell’altro, nel profondo dell’essere, Derek e Meredith in primis, lei non riuscendo a trovare Derek arriva quasi per impazzire, mentre lui è disperso nel bosco con la mano incastrata – che si auto-lesiona per salvarsi la vita – in un’ala dell’aereo.

A fianco di Mer c’è ovviamente Cristina, che – nonostante la tensione e il pathos del momento – riesce comunque a farci sorridere in un momento così tragico nella sua spasmodica ricerca della scarpa. Nonostante questo, è Cristina a subire un disturbo da stress post-traumatico davvero esorbitante, forse è fra i personaggi che più ne ha risentito della vicenda, anche se la stessa non è che abbia lasciato vittime incolumi!

  

Arizona, che si trovava sull’aereo solo a causa di Alex, ne rimane più che scossa: rimane incastrata con la gamba sotto una parte dell’aereo, ed inevitabilmente non può fare nulla per curarla, il che è drammaticamente ironico se riflettiamo un attimo sul fatto che è sposata con Callie, un chirurgo ortopedico.

Lexie e Mark sono messi più che male: lei, purtroppo, si trova in punto di morte, incastrata sotto una parte dell’aereo e senza via di scampo, una delle scene più drammatiche dell’intera serie fino a quel momento. Lei sta morendo senza alcuna via di salvezza, e Mark – inconsciamente, anche a causa del trauma – continua a parlarle e a fare progetti per il futuro, finalmente ha capito – purtroppo fuori tempo massimo – essere sempre stato innamorato di Lexie, ma non aveva avuto il coraggio di dirglielo. Lexie muore tragicamente, senza poter dare un ultimo addio a sua sorella, una parentela inizialmente tanto “antipatica”, e poi così solida e forte.

A causa del dramma complessivo anche Mark ne risente e ha un principio di infarto, curato da Cristina e gli altri in maniera davvero impeccabile, considerando le condizioni e la situazione del momento.

Il dramma si colora ancor più di nero, quando i medici non riescono a ricevere alcun soccorso e sono costretti a vivere dei giorni davvero atroci, arrivano persino a bere la propria urina, Shonda con questo doppio episodio è davvero diventa una killer assassina: non dimentichiamoci il racconto che Cristina fa ad Owen di come gli animali del bosco si fossero litigati il cadavere di Lexie, che patire! 🙁

La cosa è stata nuovamente patita e sentita, non solo per tutto il corso della nona stagione, ma soprattutto nell’episodio 11×20: un aero precipita a Seattle, ed ovviamente i feriti vengono subito “recapitati” al Grey Sloan Memorial Hospital, è inevitabile un ritorno alle origini e al trauma passato per Arizona e Meredith, un momento che porta le due donne ad unirsi in un modo che non si era mai visto prima, effettivamente il loro rapporto, finora, non è stato abbastanza esplorato.

Le due donne, infatti, rivivono l’esperienza traumatica e ricadono nel disturbo da stress post-traumatico…

 

5. Jake e il B613
Il coinvolgimento di Jake Ballard nel B613 è inattesa, perché agli inizi nessuno si aspettava che il comandante bello, aitante e premuroso verso Olivia fosse dentro a tutta l’organizzazione, per giunta al fianco di suo padre.
Il momento forse più drammatico – anche in Scandal Shonda non scherza in fatto di drama – è quando Jake viene ferito brutalmente alla fine della puntata 4×19: la doppia identità di Olivia, Alex, la porta sulla strada di un uomo affascinante e misterioso con cui intraprende una trombamicizia, l’uomo indaga e chiaramente scopre la sua vera identità, per giunta è anche lui membro onorario del B613, e anche lui – come Jacke – è sotto il potere di Rowan Pope.

Qui i nostri feelings si uniscono tutti insieme per le povere sorti di Jake: l’uomo, insieme a Rosen, Quinn, Huck e Charlie è intenzionato a buttare giù l’intero B613 e a portare tutto allo scoperto, ma viene ingannato da un messaggio fuorviante che gli sembra provenire da Liv, così si dirige nel suo studio dove viene brutalmente aggredito e accoltellato dal trombamico della donna che gli dice “…e pensare che Rowan diceva che eri bravo, eri il suo preferito”, per poi continuare ad accoltellarlo. 🙁  🙁

 

6. L’addio di Izzie
So che molti non hanno amato il personaggio di Izzie, io – invece – l’ho sempre amato incondizionatamente e mi è dispiaciuto tantissimo che se ne sia andata dalla serie in quel modo, certo c’erano delle valide ragioni, però è stato un brutto colpo da mandare giù, anche perché – personalmente – non sapevo che quella volta sarebbe stata l’ultima in cui l’avremo vista.

Avrei preferito cento volte una morte piena di dolore e sofferenza, per noi fans, piuttosto di un addio così brusco e violento: circa a metà della sesta stagione Izzie torna al Seattle Grace Mercy West Hospital per far curare il suo vecchio professore di scienze del liceo da Derek, era sparita per diversi giorni senza dire niente a nessuno, né a Cristina, né ad Alex..a nessuno.
Il ritorno è abbastanza drastico: Alex, ormai convinto di non poter far nulla di più di quanto abbia già fatto, capisce di dover andare avanti e inizia la turbolenta relazione con Lexie, e ahimè quando lei torna a Seattle non c’è altro da fare, i due divorziano ufficialmente ma “serenamente”, la loro – e di questo ne va dato merito a Shonda – è sta una separazione davvero “amichevole” e serena.

La scena della fine della loro storia è davvero struggente, lei è tornata, è guarita e spera di poter riavere tutto com’era prima, suo marito e tutto il resto, ma purtroppo non è così, ed Alex mette in chiaro le cose: è felice che lei sia finalmente guarita dal cancro, è felice che sia riuscita a trovare la sua stabilità lavorativa anche se non a Seattle, ma è così innamorato di Izzie a tal punto da odiarla, ma allo stesso tempo lei è stata il suo porto sicuro, la sua forza, e questo lo ha cambiato in meglio, facendolo diventare una persona migliore. Grazie a questo è in grado di lasciarla andare..per sempre.

Non so se lo erano anche le vostre, ma le mie speranze erano sempre vive affinché Izzie tornasse, anche solo per un episodio o anche solo sporadicamente, come ha fatto Addison: ci sarebbero state alcune questioni da chiarire e sarebbe stato un fantastico ritorno alle origini, ma anche qui gli stessi motivi lo hanno impedito.

 

7. Huck tortura Quinn
Il rapporto tra Huck e Quinn è davvero molto particolare e a tratti un po’ ambiguo: lui ha un carattere molto molto scontroso e tormentato, lei invece è tutt’altro, sembra tanto la classica ragazza acqua e sapone, ma dietro c’è di più e lo ha ben dimostrato.
Uno dei momenti più shock di Scandal è sicuramente l’iniziazione di Quinn: la ragazza, affascinata e inizialmente terrorizzata dalle tecniche di Huck, decide per una serie di eventi di provare l’ebrezza di infliggere dolore alle “cavie” dell’amico, ma anche se sul momento inizia ad aver timore poi è l’adrenalina ad avere la meglio, e quasi come una droga se ne assuefà.
Huck, inizialmente, non voleva che diventasse come lui perché sa bene che è una cosa che ti rovina e ti lascia un segno indelebile per sempre, ma quando incomincia ad uscire e a “lavorare” con Charlie Huck agisce di conseguenza: si fa trovare a casa di Quinn con la sua cassetta degli attrezzi, pronto ad “iniziarla”, e in men che non si dica lei si trova a terra, nuda, avvolta nel classico lenzuolo di plastica da killer, legata mani e piedi. Huck le cava un dente, e qui è il dramma che muove le pedine del gioco, per inserire una trasmittente, dopo di che la lascia lì, sola, nuda e legata, dopo un bel po’ di terrorismo psicologico e di spiegazione chiara di ciò che sarebbe diventata.

Continuo a ripetere che tutta la questione del B613 è davvero una cosa angosciante e drammatica, è anche così intricata da farci perdere la testa…ma è così creepy!!

Questa mini-rubrica è terminata tra pianti e singhiozzi, che ne pensate?
A parte il primo, su cui credo che nessuno potrà mai dire che non sia stato strappalacrime e devastante, siete d’accordo con gli altri moments?

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