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RECENSIONI | Serie tv | Supereroi

ARROW 4×11 – Recensione a 4 mani

Redazione | Gennaio 29, 2016

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ARROW 4×11 – Recensione a 4 mani Questa settimana Arrow è tornato col botto o meglio con un sacco di […]

ARROW 4×11 – Recensione a 4 mani

Questa settimana Arrow è tornato col botto o meglio con un sacco di botte: abbiamo appena visto un episodio davvero dinamico, carico di energia e azzuffate. Il fatto che fosse Digglecentrico mi fa ancora più temere per le sorti del nostro amato John ma non voglio allagare la tastiera prima del tempo quindi andiamo avanti…

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Questa settimana torna in campo l’ARGUS, capitanata dalla fredda e austera Amanda Waller. Devo ammetterlo, quando è caduta a terra stecchita una parte di me si aspettava che resuscitasse all’improvviso. Non so se ho ancora elaborato la cosa, Amanda mi sembrava un essere sovraumano. Qualcosa che non quadrava c’era comunque, anche al momento della sua dipartita. Voi ditemi se quel ghigno agghiacciante dipinto sul volte non è una cosa sovrumana. Lo sognerò la notte.
A metterla k.o. definitivamente gli esponenti della Shadowspire, di cui Andy faceva parte.

Onestamente, Diggle ha ragione a domandarsi in quante bande di cattivoni suo fratello sia invischiato. A quanto pare Andy ha davvero un lungo curriculum da bad guy, ma in questa puntata mi è piaciuto: vederlo in sintonia con John è bello e commovente. Inutile dirvi che quando Lyla, John, Andy e la piccola Sara si sono riuniti mi sembrava di nuovo Natale.

S’intuisce quindi che Andy è un personaggio complesso, forse bipolare? Sembra tendere sempre verso forze oscure, ma la delusione del contrasto con il fratello e la preoccupazione per la salvezza sua e di Lyla sono dettagli che scaldano il cuore.

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Smancerie a parte, il team di vigilanti è riunito per una missione e devo dire che questo un po’ mi mancava: ultimamente tra un problema e l’altro non abbiamo mai visto davvero la squadra in azione come prima o meglio non così operativa. Questo anche perché tutte le mosse contro Damien Darhk si rivelano fallimentari.

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Quella di oggi si potrebbe definire come una sorta di grande riunione familiare. Noi comuni mortali diamo festicciole con giochi in scatola, capaci di rovinare stabili legami decennali. Loro, eroi dell’epoca contemporanea, danno feste epiche in cui ci scatena a rotta di collo. Letteralmente.

Comunque, di Darhk-occhi-di-faro per questa settimana non c’è traccia ma la minaccia del pericolo aleggia sui nostri protagonisti.

A portarne i segni più evidenti è Felicity.
Felicity Smoak: non solo bloccata su una sedia a rotelle, ma anche tormentata dalle allucinazioni. Nonché dal team. Un po’ insistenti a mio avviso. Un briciolo di spazio e comprensione non guastavano.
Ad ogni modo, è stato bello e straziante vederla a confronto con se stessa. Felicity è costretta a metabolizzare una situazione davvero pesante, ma sappiamo che è forte e risoluta e dopo l’iniziale stallo è riuscita ad ingranare. Ci stava assolutamente un confronto tra il presente e il passato, come una sorta di resa di conti che si mette a sbottonare tutte le scelte fatte. Cambiare vita è stata la cosa giusta? Felicity ne sembra convinta e noi con lei.

E’ tornata ad essere una “bitch with Wi-Fi”, con tanto di annessi discorsi profondi.
Ho davvero apprezzato le parole della Smoak, che esprimono il vero senso del Team Arrow. Restare uniti per fare la cosa giusta, aiutare Starling City non per sentirsi eroi, ma per comportarsi come tali e soprattuto farlo insieme, senza mai arrendersi.

Ed ora anche Felicity ha il suo nome: Overwatch (ed era anche giunto il momento!)

Una cosa però mi ha lasciato con un vuoto allo stomaco. Felicity ci mostra come la rabbia e il senso di vendetta siano elementi del passato, come siano lontani dalla realtà di oggi. Eppure, sappiamo bene che questo nefasto nuvolone arriverà presto sulle teste dei nostri eroi.

 

I momenti che farebbero secca anche Amanda Waller:

  •  La cazzutaggine di Felicity contro i fantasmi:
  • Andy che si gusta il suo hamburger (Fran fa caso a queste cose. Gnam)
  • Lyla e Diggle #maiunagioia: una volta che fanno una passeggiata, come minimo si trovano in mezzo ad una sparatoria giunto il momento!
  • Il momento in cui Ollie ha visibilmente temuto che Felicity fosse fuori di testa.
  • Le abilità tecnologiche di Diggle. Ma c’è qualcosa in cui quest’uomo non sia così bravo?
  • Qualcuno che dimostra di ascoltare Felicity. È come quando i ragazzi mi ascoltano a ripetizioni: #orgogliopuro.
  • Parliamo di Rubicon. Che mi ricorda il Rubicone, ma anche rubicondo, aggettivo mai usato in tutta la mia vita. Comunque, Joyner cerca questo Rubicon. Si perché all’inizio pensavo a una persona, poi hanno parlato di aprire Rubicon e speravo non fosse una persona. Sarebbe stato un destino infelice. Quando hanno aggiunto che si trattava di una cella segreta, ho capito che in realtà Joyner cercava la Camera dei Segreti e forse il suo intento era liberare il Basilisco. Plausibile, no?
    Che Damine Darhk abbia a che fare con il Signore Oscuro?

Lian Yu? Non più!

Ho passato dei bellissimi minuti senza dover pensare a quell’oblio chiamato Lian Yu. Ci siamo potuti godere i flashback di Dig e Andy, scavando nel passato altrui.
Ero in pace con me stesso. Poi è comparso il Barone Reiter con la cartina del Purgatorio…
Se ci teneva tanto a farsi un giro da quelle parti bastava chiedere indicazioni a Dante e prenotare un tour con Virgilio. Dicono sia molto bravo.

Appuntate le frecce, 

Yuri e Fran

Ringraziamo i nostri amici di Arrow e The Flash Humor e Arrow Italia.